Gli astronomi che vi lavorano hanno potuto fotografare le baby-stelle di appena 100.000 anni - il sole ne ha 4,5 milioni - grazie ai forti venti solari di quelle vecchie che si trovano nelle loro vicinanze, che hanno spazzato via la nube di polvere che, normalmente, nasconde i loro ´asili´.
D´altra parte - precisa il rapporto dell´Eso - queste stelle neonate sono almeno una decina di volte più grandi del sole e crescono "al ritmo di una massa terrestre al giorno". Nello stesso tempo sono anche 100.000 volte più brillanti e continuano ad essere in parte nascoste dalla nube di polvere.
L´Eso, dopo aver ricordato che, finora, i cosmologi spiegano la nascita e l´evoluzione delle stelle piccole come il sole a partire dal fatto che la polvere interstellare si trasforma in un piccolo nucleo che poi forma un disco equatoriale, sostiene che si dubita tuttora che ciò valga anche per quelle grandi - che presumibilmente nascono a partire da altre più piccole o da corpi solidi non stellari la cui massa aumenta - e afferma che la nuova scoperta potrebbe servire a chiarire tali dubbi.
ATS