Cerca e trova immobili

Dal MondoTerremoti: Algeria; ora le accuse e la rabbia Sotto accusa speculatori edili senza scrupoli

27.05.03 - 18:33
Terremoti: Algeria; ora le accuse e la rabbia Sotto accusa speculatori edili senza scrupoli
ALGERI - Mentre si contano ancora i morti del terribile terremoto che ha colpito l´Algeria lo scorso il 21 maggio, nel paese infuriano le polemiche: per la lentezza e l´inadeguatezza dei soccorsi, ma anche e soprattutto per una speculazione edilizia senza scrupoli, indicata da giornali ed esperti come motivo dei tanti, troppi morti. Il bilancio ufficiale delle vittime del sisma si è stabilizzato sui 2200 morti e circa 9000 feriti, ma la conta è ferma solo perchè quasi ovunque, nelle zone sinistrate, si è smesso di cercare tra le macerie, dove sicuramente ci sono ancora decine, se non centinaia di corpi.

Prima la gente, ora anche i giornali e gli esperti, lanciano accuse contro gli imprenditori edili, che per arricchirsi, hanno costruito in spregio alle regole antisismiche e frodando sui materiali. sotto accusa anche le autorità che hanno chiuso un occhio, anzi tutti e due, su quello che stava accadendo.

Il presidente della repubblica Abdelaziz Bouteflika - che sabato ha fatto le spese della collera popolare ed è dovuto scappare da Boumerdes sotto una gragnuola di sassi lanciati da chi gli gridava "potere assassino!" - ha disposto l´apertura di un´inchiesta ufficiale. Il ministro dell´edilizia ha assicurato che "tutto verrà chiarito e giustizia sarà fatta".

I giornali di oggi chiamano "mercanti di morte" gli speculatori che hanno risparmiato sul cemento e sui tondini per guadagnare "denaro facile", e si chiedono perchè non siano state fatte applicare le norme antisismiche che pure c´erano, approvate dopo l´altro devastante terremoto, quello che nell´80 rase al suolo la città di Chlef (200 chilometri a est di Algeri) facendo 3 mila morti. Trascuratezza o complicità? Si chiede un quotidiano indipendente della capitale.

E mentre i senza tetto si improvvisano ´guidè per i giornalisti portandoli a vedere i pilastri spezzati, solai sgretolati, muri fatti alla meno peggio con il cemento ´farcitò per far volume con qualsiasi cosa, compresa la carta, il presidente del consiglio degli architetti algerini Ahmed Boudaoud ammette: "Una buona parte degli imprenditori edili sono gente improvvisata, attratta dal guadagno facile, e che non hanno nulla a che vedere col mestiere".

Gli fa eco il presidente dell´unione nazionale degli ingegneri, Amar Tinicha, sottolineando ciò che è sotto gli occhi di tutti. Che "si vedono stabili risalenti agli anni ´40 che hanno tenuto, altri, finiti da due mesi lesionati o distrutti". "C´è un enorme traffico sui materiali - spiega - soprattutto sul cemento. Gli imprenditori presentano campioni che poi non corrispondono al prodotto usato".

"Chiunque, anche un semplice muratore, grazie alla corruzione in questo paese può diventare imprenditore edile. La corruzione è la sola regola per costruire", dice Abdelkader Rachouane, imprenditore ora a riposo. E aggiunge, giurando sul Corano: "Se tu non paghi non ti fanno costruire nemmeno un giardinetto".

E siccome nonostante il terremoto le notizie corrono, Ahmed, che a Boumerdes ha perso la casa, e tre suoi parenti sono ancora sotto le macerie, grida: "Guardate, in altri posti ci sono terremoti, anche più forti, ma solo quì viene giù tutto in questo modo. Aprite gli occhi! Non è il volere di Dio, ma l´avidità degli uomini!".



ATS

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE