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Dal MondoREGIO INSUBRIA: Istituiti 40 centri anti fumo

03.06.02 - 14:16
È una delle iniziative contenute nelle “Linee guida per la prevenzione del tabagismo” approvate dalla Giunta regionale nel 2000 che si stanno sviluppando sul territorio
REGIO INSUBRIA: Istituiti 40 centri anti fumo
È una delle iniziative contenute nelle “Linee guida per la prevenzione del tabagismo” approvate dalla Giunta regionale nel 2000 che si stanno sviluppando sul territorio
COMO -Vuoi smettere di fumare? Ci sono le strutture sanitarie che ti danno una aiuto. Sono 43 i punti di disassuefazione (ambulatori e centri veri e propri) che operano in Lombardia, organizzati presso le ASL, le Aziende ospedaliere, gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e pressola Lega italiana per la lotta contro i tumori. È una delle iniziative contenute nelle “Linee guida per la prevenzione del tabagismo” approvate dalla Giunta regionale nel 2000 che si stanno sviluppando sul territorio, di cui si è parlato nell’annuale convegno sulla prevenzione del tabagismo, organizzato dall'assessorato regionale alla sanità e svoltosi al Palazzo delle Stelline. I centri operano con medici, psicologi, assistenti sanitari e sociali. Sono più di 120 gli operatori che seguono, con diversemodalità di trattamento, chi vuole togliersi il “vizio”. L’operazione di disassuefazione prevede comunemente una fase divalutazione, incontri in tempi ravvicinati; una fase dimantenimento con incontri più distanziati nel tempo; il followup dopo 6 mesi, 1 anno. Nello scorso anno, sono stati circa 2.500 i fumatori che per smettere hanno scelto i Centri: circa 900 a Milano città, 400 nella provincia milanese, seguiti da circa 300 per provincia nelle sedi di Mantova e Bergamo, da oltre 150 a Varese e Pavia,più di 100 a Cremona, mentre attorno o sotto quota 50 a Brescia,Sondrio, Lecco, Como. Il convegno ha ripreso i temi della “Linee guida per la prevenzione del tabagismo” formulate dalla Regione nel 2000, che mostrano i dati e le conseguenze dell’uso del tabacco,affrontano gli aspetti preventivi in particolare nei confrontidel mondo giovanile, le metodologie per la disassuefazione e“caricano” di responsabilità medici di famiglia e sanitariospedalieri e delle ASL per questa battaglia contro quella cherappresenta una vera e propria dipendenza e una delle causedelle più gravi patologie. I fumatori sono una minoranza in Lombardia rispetto alla popolazione, ma con una percentuale tra le più alte in Italia. Fuma infatti il 27,3% dei lombardi, contro una media nazionaledi 24,9 fumatori su 100. Il 20,4% dei fumatori si puòconsiderare un ex, ha cioè abbandonato la sigaretta, seppurein tarda età e dopo almeno vent’anni di fumo. Ma a mantenerealta la media ci pensano i giovani che iniziano a fumare tra i14 e i 18 anni e toccano una quota attorno al 24%.Il fumo, secondo i sanitari, è direttamente responsabile del85/90% di tutte le morti per tumore al polmone, del 15/20% deglialtri tipi di cancro, del 75% dei casi di enfisema e dellebronchiti croniche e del 25% delle morti per patologie vascolarinella fascia di età 35-70 anni. C’é poi il fenomeno del fumo passivo, quello sofferto anche da chi non fuma, ma si trova accanto o in un ambiente assieme a un fumatore. Si calcola che i fumatori passivi in famiglia tocchino il 21% della popolazione. Tra questi a subire maggiormente, bambini e anziani. Circa la metà dei bambini italiani convive con almeno un fumatore. I danni dell’esposizione al fumo passivo dei bambini sono ormai documentati da autorevoli studi, inparticolare per i piccoli affetti da patologie allergiche erespiratorie. Contro questa “dipendenza” la Regione, da anni ha assunto una serie di iniziative, partendo dalle “Linee guida” per laprevenzione del tabagismo, e investendo appunto soprattutto sulfronte della prevenzione. Programmi dedicati alla scuola,iniziative come “l’ospedale senza fumo” e “fumo e medici difamiglia”, e con la promozione dei centri di disassuefazione alfumo. Ed ecco dove trovare i Centri:

COMO

A.O. Sant’Anna - Centro di Medicina Toracica, Centro didisassuefazione al fumo, Via Croce Rossa,1, 22100 Como, 031-276.46.08

LECCO

Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori, Smettere di fumareperché, P.zza Eroi, 4, 23807 Merate (LC) - 039-990.36.80

SONDRIO

ASL SO - Dipartimento di Prevenzione, Centro Aziendale Lottaal Tabagismo, Via Stelvio, 35, 23100 Sondrio - 0342-52.14.35.

- A.O. Ospedale “Morelli”. Centro antifumo dell’Ospedale“Morelli”, Via Zubiani, 33, 23039 Sondalo Villaggio (So) -0342-80.87.73

VARESE

- ASL VA - Servizio Tossicodipendenze di Gallarate, CentroAntifumo, Via Cavallotti, 21, 21013 Gallarate (Va) - 0331-77.78.95

- ASL VA - Servizio Tossicodipendenze di Tradate, U.O. SerTTradate, Via Monte Nevoso, 6, 21049 Tradate (Va) - 0331-81.72.55

- ASL VA - Servizio Tossicodipendenze di Saronno - EquipeTabagismo, SerT Saronno, Via Varese, 196, 21047 Saronno (Va) -02-962.64.78/45

- ASL VA - Servizio Tossicodipendenze di Busto Arsizio, CentroAntifumo, Via Novara, 48, 21052 Busto Arsizio (Va) - 0331-35.37.59

- ASL VA - Servizio Tossicodipendenze di Arcisate, Ambulatorioper la cura del tabagismo, Via Trieste, 10, 21051 Arcisate (Va)- 0332-47.97.04/7

- Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori Sezione varesina,Via A. Volta 11 Bis, 21052 Busto Arsizio (Va) - 0331-62.30.02,0332-27.74.40.

di Bob Decker

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