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Dal MondoREGIO INSUBRIA: "Como discrimina le donne nel lavoro part-time"

19.07.00 - 16:45
La pesante denuncia dalla sindacalista Giuseppina Taormina, Ispettrice del lavoro.
REGIO INSUBRIA: "Como discrimina le donne nel lavoro part-time"
La pesante denuncia dalla sindacalista Giuseppina Taormina, Ispettrice del lavoro.
COMO. Una pesantissima denuncia quella lanciata in queste ore dalla Cisl. Como discrimina le donne nel campo del lavoro. I due terzi degli iscritti al collegamento comasco, infatti, vestono di rosa. Quasi tutte le iscritte ambiscono al part - time, ma da questo orecchio le aziende lariane non ci sentono. Quasi nessun imprenditore accetta di avere al suo servizio lavoratori a mezzo tempo. Perché? “Semplice - dice Giuseppina Taormina, Ispettrice del Lavoro a Como -. Il problema è questo: non è vero che i contratti part - time costino quanto un contratto a tempo pieno. In realtà - aggiunge l’ispettrice - il costo finale per le aziende è superiore alla semplice somma di due salari e, quindi, preferiscono limitare le assunzioni di questo tipo.” Secondo Taormina, che ha svolto una indagine sul lavoro femminile nella provincia di Como a un anno dall’entrata in vigore della nuova normativa europea sull’argomento, la situazione per le donne lariane non è migliorata. Anzi al contrario, è peggiorata. L’Ispettorato del Lavoro di Como sta dimostrandosi sensibile alle tematiche del lavoro femminile e ha svolto diversi accertamenti in alcune aziende lariane medio grandi attive nel settore tessile, alimentari e cartaria. I dati sono impressionanti. In tutto sono state esaminate 427 lavoratrici su un totale di 865 occupati. E tra gli aspetti negativi emersi è quello legato al salario. Le donne part - time (a parità di mansione con quelle a tempo pieno) percepiscono paghe di gran lunga inferiori perché il cosidetto “superminimo” è assai maggiore per gli uomini.
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