SVEZIALa quiete prima della tempesta

MALMÖ - Colui che dalla seconda metà degli anni Novanta al 2002 si celava - timido, quasi dietro le quinte (alla batteria) - tra le fila degli Hefner – combo londinese di matrice lo-fi che condivideva con Darren Hayman (voce, chitarra), John Morrison (basso) e Jack Hayter (chitarra, tastiere) – già in quel periodo, portava dentro di sé l’embrione di un progetto cantautorale, alt-folk oriented,  elaborato al di sopra di strutture minimali, chitarra (classica) e voce.

Il progetto incomincia a prendere una forma più definita a ridosso dello scioglimento del gruppo-madre, momento in cui Ant, nel contempo, invece di optare per la rotta che lo riporterebbe alle sue origini, sull’Isola di Wight, decide di virare, e seguire a Malmö, in Svezia, la “ragazza dei suoi sogni”, oggi sua sposa e madre dei suoi figli. In poco più di un decennio Ant pubblica tre album – A Long Way To Blow A Kiss (Fortune & Glory, 2002), Footprints Through The Snow (Homesleep Records, 2006), The Birds Sing Goodnight To You And Me (Wwnbb, 2012) – e quattro mini-album – Cures For Broken Hearts (Fortune & Glory, 2000), Floating On The Breeze (Homesleep Records, 2003), These Long Dark Country Roads (Acuarela Discos, 2009), Only Pipe Dreams In The Pipeline (Wwnbb, 2013) - .

(This Is Just) The Calm Before The Storm è il primo singolo, ammaliante, di By The Yellow Sea, il suo quarto album - in pubblicazione nel 2015 tramite la label italiana We Were Never Being Boring (Wwnbb) – “concepito prevalentemente due anni fa nel corso di un lungo soggiorno in Cina…”, mi spiega Harding.

Ant, rispetto alle tue produzioni precedenti, elaborate in modalità chitarra e voce, alla base dell’arrangiamento del nuovo singolo c’è una formazione…
"Talvolta le canzoni le senti risuonare in un certo modo già nel momento del concepimento… (This Is Just) The Calm Before The Storm, già in quegli istanti, esigeva una struttura… Più densa, direi, seppur tuttora essenziale…"

Cosa mi puoi dire del testo, del titolo?
"È una riflessione, forse un avvertimento, su come la vita, l’esistenza, d’un tratto, ti possa girare le spalle…"

Ti è capitato?
"No, ma ho riflettuto a lungo sulle casualità, osservando e guardandomi intorno…"

Anche questo brano fa parte del processo compositivo di By The Yellow Sea avvenuto in Cina?
"No, è l’unico brano venuto alla luce poco dopo il mio rientro a Malmö, sul finire del 2012…"

Mi racconti le registrazioni?
"Si sono svolte sull’Isola di Wight, nei giorni di Natale 2012 e 2013, ossia nei momenti in cui io, mia moglie e i bambini eravamo da quelle parti a trovare la mia famiglia… Nel 2012 ho incontrato Tim Charlton (basso, chitarra, elettrica, tastiere), un amico d’infanzia, e nel suo home-studio abbiamo dato vita alle prime session… La canzone è rimasta ferma in un limbo fino al Natale successivo, quando, sempre a casa di Tim, l’attore Eltjo de Vries ha sovrainciso parte dei cori e Marc Maitland la traccia di batteria…"

Sugli arrangiamenti delle altre otto canzoni di By The Yellow Sea hai lavorato con la medesima modalità?
"No… Sto portando a termine le registrazioni, tra le mura di casa, a Malmö, munito soltanto della mia voce e di una dodici corde comprata l’anno scorso…"

Quali credi siano le maggiori influenze musicali confluite all’interno delle nove tracce?
"Direi Tim Hardin, Tim Buckley, Buffy Sainte-Marie, Bridget St John e Gordon Lightfoot…"

Infos: antpop.com