Cerca e trova immobili

REGNO UNITOI sogni artificiali dei White Lies

06.08.13 - 09:20
Big Tv è il terzo disco della band britannica
None
I sogni artificiali dei White Lies
Big Tv è il terzo disco della band britannica

LONDRA - Charles Cave (basso, voce) narra la genesi di Big TV, il terzo disco della sua band, i White Lies, in pubblicazione il 12 agosto tramite Fiction Records/Universal Music.

 

Nati sul finire del 2007 dalle ceneri dei Fear of Flying, combo-embrione dei White Lies che Cave tuttora definisce “il nostro progetto dei fine settimana”, il 28 febbraio dell’anno successivo si prodigano nella loro prima apparizione pubblica, “dopo due mesi di prove”, tra le mura dell’Hoxton Square’s Bar & Kitchen di Londra: le offerte delle label si susseguono, e loro, lo stesso Cave, Harry McVeigh (voce, chitarra) e Jack Lawrence-Brown (batteria), optano, “senza ripensamenti”, per la proposta formulata dalla Fiction Records. Nel 2009 danno alle stampe l’album di esordio, To Loose My Life…, che nel 2011 viene seguito da Ritual, “due dischi da cui credo trabocchino nitide le influenze a carico di Scott Walker, Tears For Fears e Nick Cave per il primo, e dei Nine Inch Nails per il secondo…”, aggiunge.

 

Ora è il turno della nuova produzione, la terza, Big TV: “Non lo definirei un concept album, anche se le dodici composizioni confezionate al suo interno, a livello complessivo, in qualche modo si alimentano l’una con l’altra, ma nel contempo, prese separatamente, mantengono ognuna la propria identità…”. “Big TV è il mutamento dell’esistenza di una giovane donna che, munita dei suoi sogni artificiali, da un villaggio di pochi abitanti si trasferisce in una metropoli…”. “Lei in realtà non esiste, ma durante il processo compositivo ho voluto descrivere la vita, o le vite, di alcune persone che anche solo per pochi istanti, nel corso del tempo, in qualche modo sono entrate in contatto con me…”.

 

Un disco ammaliante - prodotto da Ed Buller (Suede, Pulp…), colui che già si trovava a governare la messa a punto di To Loose My Life… - in cui la matrice new wave-chamber pop risuona nei solchi di Japan, Mercury Rev e Divine Comedy, ossia coloro che McVeigh e Cave, nel corso del concepimento dei brani, “da aprile 2012 a gennaio 2013”, prima di procedere con le recording session agli Icp Studios di Bruxelles, hanno “ascoltato, sezionato e analizzato più volte…”. “Con immutata venerazione, direi…”, vuole aggiungere prima di concludere.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE