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REGNO UNITODa Londra a "180" miglia orarie...

12.03.13 - 14:07
Primo album dei Palma Violets, ce lo racconta il batterista Will Doyle
Foto Tom Beard
Da Londra a "180" miglia orarie...
Primo album dei Palma Violets, ce lo racconta il batterista Will Doyle

 

LONDRA - Will Doyle (batteria) narra il concepimento e le registrazioni di 180, il primo album della sua band, i Palma Violets, dato alle stampe il 22 febbraio tramite Rough Trade/Musikvertrieb.

 

Sul finire dell’estate 2011, in Lamberth Road, a sud di Londra, Doyle, Sam Fryer (voce, chitarra), Chilli Jesson (voce, basso) e Peter Mayhew (tastiere) si ritrovano all’interno di un sudicio edificio di proprietà della British Rail, tra le mura del quale ricavano il Lamberth Studio 180, un’ampia sala prove capace di ospitare fino a cinquanta persone. I Palma Violets si focalizzano sulle prime composizioni, sagomandole al di sopra di una matrice garage/rock’n’roll, nutrita da nitide risonanze new wave e british post-punk. I nastri, ammalianti, non varcano la soglia dell’edificio. La rete, per loro, non esiste. Ne possono fare a meno. Amici, conoscenti e sconosciuti passano a trovarli, sempre nelle prime ore della notte. Con loro, per una sola volta, c’è Geoff Travis, il fondatore della Rough Trade Records… “Nel momento in cui Geoff si materializzò in studio, noi eravamo alle prese con California Sun”, mi spiega Doyle. “Fu una delle poche cover a cui lavorammo, lasciandoci influenzare, in primis, dalla versione dei Rivieras…”.

 

Will, il disco non ne raccoglie nemmeno una…

Per ora sono destinate alla dimensione live…

 

Quali sono le altre?

Hey Joe, nella versione di Nick Cave and The Bad Seeds, Charlie Don’t Surf dei Clash e I Remember di Eddie Cochran…

 

Mi racconti le origini dei Palma Violets?

Io, Sam e Peter ci conosciamo dai tempi della scuola… Chilli lo abbiamo incontrato nel 2009, al Reading Festival…

 

Dove e come si sono svolte le recording session di 180?

Una parte delle registrazioni (Best Of Friends, Rattlesnake Highway, Johnny Bagga’ Donuts…) ha preso forma all’interno del Lightship di Londra, sotto la guida di Rory Attwell, mentre in altri casi (Step Up For The Cool Cats, Chicken Dipper, I Found Love…) ci siamo affidati a Steve Mackey (Pulp), spostandoci ai Rak Studios…

 

Perché la scelta di due produttori?

Rory ha lavorato sulla limpidezza dei suoni… Steve, invece, ha preso a carico le sonorità più ruvide, più scabre… Con lui, in ogni caso, abbiamo registrato anche altro materiale… Probabilmente andrà a completare parte del nostro secondo album…

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