Un percorso pensato partendo dal nostro Cantone ma con uno sguardo aperto e internazionale: «in questo settore è fondamentale»
MANNO - Management dello Sport, del Turismo, della Cultura e dell’ Intrattenimento possono essere studiati tutti in un unico bachelor in “Leisure management” che esordirà nell’offerta formativa della Supsi a partire dalla prossima annata accademica (2019/2020).
Un percorso pensato partendo dal nostro Cantone ma con uno sguardo aperto e internazionale, come ci spiega il responsabile del bachelor Alessandro Siviero, del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS) della Supsi.
Di che parliamo quando parliamo di “Leisure Management”?
La traduzione letterale sarebbe “gestione delle attività del tempo libero”: il “Leisure” rappresenta tutti quei servizi d’intrattenimento - sport, spettacolo, turismo, cultura ed eventi - che malgrado siano molto diversi fra loro con il tempo hanno sviluppato un approccio alla gestione per molto simile e integrata.
L’obiettivo è quello di portare i nostri futuri corsisti a ragionare in ottica manageriale su questo settore molto ampio che, soprattutto in Ticino, ha un peso non indifferente.
Qual’è il filo conduttore di questi servizi?
Che tendono a soddisfare bisogni che sebbene non rappresentati da veri e propri prodotti fisici nell’attuale società restano comunque molto importanti. Si tratta di settori che lavorano sul servizio alla persona e sulla qualità dell’ esperienza.
Che si parli di un evento sportivo, di uno spettacolo o di una mostra, al giorno d’oggi l’obiettivo è quello di mettere al centro il fruitore e farlo sentire protagonista.
Com’è strutturato il percorso di studi?
Abbiamo deciso per un approccio quanto più diretto e mirato possibile: si parte subito mettendo “le mani in pasta” trattando tutte le varie sfaccettature del management del settore.
In un secondo momento - a partire dal secondo anno - i partecipanti potranno poi specializzare il proprio percorso nel Leisure che poi verrà finalizzato con uno stage che sarà preferibilmente all’estero.
Altro fattore importante: il multilinguismo. I corsi del terzo anno verranno tenuti quasi totalmente in lingua inglese.
Un bachelor pensato per il territorio ma con uno sguardo internazionale?
Assolutamente sì! Per questo settore lo sguardo internazionale è vitale: non solo per sapersi relazionare in una lingua diversa dalla propria (si pensi al Turismo per esempio).
Il nostro obiettivo è permettere ai nostri corsisti di attingere alle realtà extracantonali per arricchire le proprie prospettive e competenze e affinarle ed eventualmente saperle metterle in pratica, adeguandole, in Ticino.
Quali caratteristiche dovrebbe avere il candidato al bachelor?
Innanzitutto deve avere essere una persona aperta, che ha i piedi sì fissi sul suo territorio ma uno sguardo aperto sul mondo.
Inoltre deve avere una sincera ambizione a lavorare in questo settore, la passione per un ambito specifico (per esempio: lo sport, l’arte, lo spettacolo, il turismo, ecc...) è un ottimo punto di partenza se è orientata in maniera critica al comprendere come le attività vengono gestite e proposte al pubblico con professionalità.