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LOCARNOBlake Edwards per il Pardo (e il nuovo manifesto)

30.01.19 - 12:00
Doppio annuncio a Soletta: l'autore al centro della Retrospettiva e l'impronta grafica per il 2019
Blake Edwards per il Pardo (e il nuovo manifesto)
Doppio annuncio a Soletta: l'autore al centro della Retrospettiva e l'impronta grafica per il 2019

LOCARNO - Una doppia presentazione solettese per Locarno Film Festival: è stato annunciato l'autore al centro della Retrospettiva ed è stato presentato il manifesto dell'edizione 2019.

La Retrospettiva sarà dedicata al cineasta americano Blake Edwards e presenterà al GranRex l’integrale dei suoi film come regista (37 pellicole dal 1955 al 1993) e una scelta di quelli da lui sceneggiati per altri registi, in particolare Richard Quine. Sarà inoltre in programma una selezione dei suoi celebri lavori televisivi.

Maestro della commedia, Edwards ha realizzato film drammatici e storie d’amore, oscillando tra i generi all’interno di uno stesso film ("Breakfast at Tiffany’s", 1961; "Days of Wi-
ne and Roses", 1962; "The Tamarind Seed", 1974 e molti altri) con rotture di tono e cambi di registro, contrasti e sfumature. «L’ambizione di questa Retrospettiva» spiegano gli organizzatori «è di esplorare in tutti i suoi aspetti, un universo tra i più personali e affascinanti del cinema americano tra gli anni Cinquanta e Novanta, dai molti film misconosciuti e poco visti, sorprendenti e 
rivelatori, quanto i grandi e più famosi capolavori».

Sceneggiatore, produttore e regista, Blake Edwards ha potuto sperimentare e conoscere tutti i meccanismi della macchina hollywoodiana, quando la Hollywood classica stava tramontando. Di questo periodo di crisi e trasformazione Edwards resta uno dei cineasti più consapevoli, destinato per il suo talento a entrare inevitabilmente in conflitto con gli Studios. Solo diversi anni più tardi, nel 1979, il trionfale successo di "10" segna la ripresa folgorante della sua carriera a Hollywood. Dal 1969 la sua opera è caratterizzata anche dal sodalizio personale con Julie Andrews, diventata sua moglie, con la quale ha realizzato sette film: da "Darling Lili" (1970) a "That’s Life!" (1986). Fondamentale inoltre il suo lavoro con altri grandi attori come Tony Curtis, Jack Lemmon, Audrey Hepburn, Lee Remick e naturalmente Peter Sellers, che Edwards impose come interprete di Clouseau in "The Pink Panther" (1963). Altrettanto cruciale l’intesa artistica con il compositore Henry Mancini, autore delle colonne sonore di quasi tutti i suoi film.

Spiega Lili Hinstin, Direttrice artistica del Locarno Film Festival: «Conosciuto principalmente per la serie di film "Pink Panther", "Breakfast at Tiffany’s" o "The Party", Blake Edwards è l’autore di un’opera complessa e in parte sconosciuta come "That’s life!" o "Wild Rovers". Cineasta paradossale, capace di dirigere qualsiasi genere di film, dalla commedia romantica ("Bring Your Smile Along, Mister Cory") ai thriller ("Experiment in Terror") e western ("Wild Rovers") quasi sovvertendoli con il suo talento artistico che lo porterà a una violenta rottura con gli Studios e la loro politica del “taglio finale". Lascia Hollywood e sceglie di andare in esilio in Europa, più precisamente in Svizzera. Ci ha trascorso otto anni e ha scritto alcune delle sue più grandi sceneggiature prima di tornare a dirigere con uno dei suoi film più belli, il suo più grande successo al botteghino dell'epoca: "10"».

La Retrospettiva, curata da Roberto Turigliatto, è resa possibile grazie alla preziosa collaborazione con la Cinémathèque suisse e sarà completata da una pubblicazione edita in inglese e francese da Capricci. Turigliatto afferma: «Edwards, maestro della commedia più caustica e insidiosa del cinema americano, ha rilanciato e ridefinito lo spirito sovversivo e distruttore dello slapstick e del burlesque (tra i suoi capolavori ricordiamo "The Party", la serie di "Pink Panther", "Micki + Maude"). Dedicando "The Great Race" a Laurel & Hardy e citandoli apertamente in "A Fine Mess", ha reso omaggio a una tradizione allora quasi rimossa e dimenticata che per lui costituiva invece una grande, imprescindibile lezione, un’“infanzia dell’arte” che era anche un richiamo alla reinvenzione permanente nella più estrema ed eccessiva sofisticazione dell’innocenza. “Ho imparato molto da Leo McCarey: ho trascorso lunghe ore ad ascoltare ciò che mi diceva: era un genio della commedia"».

Il progetto vede inoltre coinvolte prestigiose istituzioni svizzere e internazionali che assicureranno una circuitazione che farà viaggiare la Retrospettiva fino al 2020. Fra le istituzioni già confermate in Svizzera: il Filmpodium di Zurigo, il Kino REX di Berna e Les Cinémas du Grütli di Ginevra e in Austria l’Austrian Film Museum. La 72esima edizione del Locarno Film Festival si terrà dal 7 al 17 agosto.

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