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L'amore per la cucina va oltre ogni confine in Piazza Grande The Hundred-Foot Journey di Lasse Hallström racconta la storia di un ragazzo indiano che riuscirà a far sposare due culture grazie alla sua innata passione per l'arte culinaria. Excellence Award Moët & Chandon a Giancarlo Giannini
LOCARNO – In Piazza Grande questa sera il pubblico è invitato a sedersi a tavola, per assaporare profumi e sapori inebrianti che esaltano le papille e lo spirito, ma non solo. The Hundred-Foot Journey di Lasse Hallström è un incontro di culture attraverso ricette da scoprire e riscoprire, un inno alla rinascita dopo l'esilio, un vortice di passione ed emozione. Due mondi che si scontrano per poi coniugarsi in un viaggio intenso che porta a trovare la propria vera casa.
Prodotto da Steven Spielberg, Oprah Winfrey e Juliet Blake, il film, proiettato alle 21.30, racconta la storia di Hassan Kadam e del suo talento innato per la cucina. Il ragazzo e la famiglia hanno lasciato l’India per Saint-Antonin-Noble-Val, nel sud della Francia, dove hanno intenzione di aprire un ristorante indiano: la Maison Mumbai. Ma quando Madame Mallory, proprietaria del ristorante stellato Le Saule Pleureur, viene a sapere dell’apertura di questo nuovo locale, cerca immediatamente di mandarlo in rovina, innescando una guerra tra i due ristoranti. Questa rivalità culinaria si protrarrà finché la passione del cuoco indiano per la cucina francese, il suo talento nel mescolare le due culture, nonché il suo interesse per Marguerite, la vice-chef di Madame Mallory, sposteranno l’ago della bilancia.
Un inno alla cucina e alla vita che non è nuovo al regista due volte candidato al premio Oscar Lasse Hallström, che in passato ha firmato pellicole come Le regole della casa del sidro e Chocolat. Brilla nel cast Helen Mirren. Il film è parlato in inglese, mentre i sottotitoli sono in francese e in tedesco.
La serata sarà introdotta da un incontro d’eccezione con Giancarlo Giannini che, ospite d’onore della retrospettiva Titanus, verrà premiato con l’Excellence Award Moët & Chandon. Impossibile racchiudere in poche parole quanto fatto nella carriera dall’attore, doppiatore, regista e sceneggiatore italiano. Carlo Chatrian, Direttore artistico del Festival, lo ha descritto come “uno degli attori che meglio ha incarnato e incarna il grande cinema italiano, cui quest’anno Locarno dedica uno spazio particolare. La versatilità e la capacità di giocare su più registri non solo gli hanno consentito una carriera straordinaria, ma ne fanno anche un testimone d’eccezione di quella pluralità di linguaggi (parlate, stili, personaggi) che a Locarno difendiamo strenuamente”.
