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CRISI FINANZIARIAPhilipp Hildebranildd, BNS: "In tempi difficili bisogna essere uniti"

02.11.08 - 12:29
Keystone Gaetan Bally
Philipp Hildebranildd, BNS: "In tempi difficili bisogna essere uniti"
ZURIGO - Il vicepresidente della direzione della Banca nazionale svizzera (BNS), Philipp Hildebrand, ricorda alle banche cantonali i propri doveri. A questi 24 istituti chiede in particolare prudenza nel sottrarre clienti alle grandi banche.

"In tempi difficili bisogna essere uniti", afferma Hildebrand in un´intervista pubblicata oggi dal "Sonntag". Bisogna omettere comportamenti destabilizzanti. Egli si dice a favore di un "codice d´onore nell´interesse della piazza finanziaria", un appello indirizzato all´Associazione svizzera dei banchieri (ASB) e all´Unione delle banche cantonali svizzere (UBCS).

Hildebrand critica inoltre il fatto che le banche cantonali dispongano sì di liquidità elevate, grazie all´arrivo di numerosi nuovi clienti, ma al contempo frenino sulle operazioni di negoziazione tra istituti. "Nel mercato interbancario le banche cantonali tesaurizzano i loro soldi e complicano la politica monetaria della BNS."

"Non è possibile che la Confederazione e la Banca nazionale aiutino la piazza finanziaria con miliardi di franchi e i cantoni, attraverso le loro banche, facciano esattamente il contrario. Dal punto di vista del contribuente, interessato da entrambe le parti, ciò è assurdo", spiega Hildebrand.

La BNS continua a perseguire il suo obiettivo di portare il Libor a tre mesi, il suo principale tasso di riferimento, al 2,5%. Il tasso è già sceso negli ultimi giorni, ma si situa sempre al di sopra del livello voluto. Ciò dimostra che tra le banche regna grande diffidenza, prosegue il vicepresidente della direzione della banca centrale.

Il pacchetto da 68 miliardi di dollari a sostegno dell´UBS mostra intanto primi effetti positivi: "la situazione è leggermente migliorata. Ma le misure devono fare ancora più presa. Ci vuole tempo. L´importante è che il mercato interbancario continui a stabilizzarsi".

Nonostante tutto un sensibile indebolimento dell´economia svizzera è inevitabile, ritiene Hildebrand. "Le prospettive congiunturali globali sono molto peggiorate. Osserviamo un rallentamento globale e sincrono della crescita, accompagnato da una crisi creditizia a livello mondiale." Alla domanda se la Svizzera scivolerà in una recessione, Hildebrand non ha risposto in maniera concreta.

ats


Foto apertura: Keystone Gaetan Bally

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