CRISI FINANZIARIABorse, altra giornata di passione. E l'Inghilterra nazionalizza 8 banche

MILANO - Raffica di sospensioni in avvio di seduta in Piazza Affari con UniCredit che è stata immediatamente fermata dalle contrattazioni segnando una flessione del 10%. Tra gli altri titoli rimasti congelati sul paniere principale anche Unipol (-7% teorico), Saipem (-7,8% teorico), Tenaris (-10,5 teorico), Prysmian (-10,2% teorico) e Impregilo (teorico). Intanto il Mibtel perde il 3,3% e lo S&P/Mib il 2,9 per cento.

Il piano da 50 miliardi di sterline varato dal governo inglese mira a sostenere, attraverso una parziale nazionalizzazione, otto banche particolarmente colpite dalla crisi. Si tratta di Abbey (che appartiene alla spagnola Santander), Barclays, Hbos, Hsbc, Lloyds TSB, Nationwide Building Society (il più grande istituto non quotato in Borsa del Regno Unito), Royal Bank of Scotland e Standard Chartered. Tutte e otto le banche hanno confermato la loro partecipazione al piano di ricapitalizzazione.

MOSCA, 8 OTT (ats/ansa) Le borse di Mosca hanno aperto in forte sofferenza sull´onda dei crolli dei mercati asiatici: l´indice Micex segnava a un minuto dall´apertura meno 11,47%, mentre il Rts in due minuti ha perso l´8,65%. Si attende ora una sospensione per eccesso di ribasso, riferisce l´agenzia Interfax.

La Borsa di San Paolo, prima piazza finanziaria dell´America Latina, ha chiuso a -4,66%, sulla scia di Wall Street, nella sua quarta sessione consecutiva in perdita.

Anche le altre principali borse dell´America Latina hanno chiuso in ribasso: Santiago del Cile con -4,55%, Città del Messico con -3,97% e Buenos Aires con -2,72%. Per contro Caracas ha chiuso con un +0,22%.