Intervista a Roberto Malacrida, candidato PS al Consiglio degli Stati
LUGANO - Roberto Malacrida è il candidato socialista al Consiglio degli Stati. Medico, municipale di Bellinzona, Malacrida è dottore e docente universitario. Un profilo di tutto rispetto che il Partito Socialista spera che venga apprezzato anche dagli elettori borghesi.
Lavoro: nel Mendrisiotto c'è una percentuale di frontalieri che supera il 50%. Neppure in Lussemburgo vi è una situazione del genere. Il liberismo abbinato al pragmatismo e all'utilitarismo tipicamente elvetici non rischiano di essere controproducenti per il nostro Cantone?
"La soluzione è quella di intervenire sugli accordi bilaterali colpendo con la massima severità il dumping e obbligando tutti i padroni a stipulare contratti collettivi di lavoro".
Si dice che l'economia ticinese sia diventata più ricca dall'entrata in vigore degli accordi bilaterali. Questa ricchezza come è stata distribuita? I ticinesi sono più ricchi di prima?
"Semmai, i padroni sono più ricchi di prima".
Franco forte. Nonostante l'allarme lanciato dal settore industriale, dal turismo e dalla vendita al dettaglio, gli studi di ricerca parlano di economia svizzera che tiene e cresce. Tanto rumore per nulla?
"Si, almeno in parte".
Il 9 febbraio 2014 gli svizzeri hanno messo in discussione la politica del Consiglio federale in materia di migrazione. Come se ne esce?
"Riconquistando i valori etici dell’ospitalità, dei diritti umani e della giustizia sociale".
I premi della cassa malati aumentano ancora. Fino a quando reggerà questo sistema?
“Fintanto i cittadini non voteranno una cassa malati unica”.
La Svizzera è risparmiata dal grande flusso di migranti in cerca di rifugio e prospettive di vita migliori. Ritiene necessario potenziare i controlli ai confini?
"Assolutamente no: la “barca non è piena”".
La politica energetica è abbastanza o troppo coraggiosa?
"La politica energetica non è abbastanza coraggiosa nell’abbandonare al più presto l’energia nucleare".
Finanziamenti ai partiti poco trasparenti, rappresentanti del popolo al servizio delle lobby dei potenti dell'economia. Come rispondere a queste accuse?
"L’etica politica è lontana dall’essere realizzata nei partiti di destra".