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CANTONE"Ad essere più ricchi sono i padroni"

05.10.15 - 06:00
Intervista a Roberto Malacrida, candidato PS al Consiglio degli Stati
Foto Ti-Press Tatiana Scolari
"Ad essere più ricchi sono i padroni"
Intervista a Roberto Malacrida, candidato PS al Consiglio degli Stati

LUGANO - Roberto Malacrida è il candidato socialista al Consiglio degli Stati. Medico, municipale di Bellinzona, Malacrida è dottore e docente universitario. Un profilo di tutto rispetto che il Partito Socialista spera che venga apprezzato anche dagli elettori borghesi.

Lavoro: nel Mendrisiotto c'è una percentuale di frontalieri che supera il 50%. Neppure in Lussemburgo vi è una situazione del genere. Il liberismo abbinato al pragmatismo e all'utilitarismo tipicamente elvetici non rischiano di essere controproducenti per il nostro Cantone?

"La soluzione è quella di intervenire sugli accordi bilaterali colpendo con la massima severità il dumping e obbligando tutti i padroni a stipulare contratti collettivi di lavoro".

Si dice che l'economia ticinese sia diventata più ricca dall'entrata in vigore degli accordi bilaterali. Questa ricchezza come è stata distribuita? I ticinesi sono più ricchi di prima?

"Semmai, i padroni sono più ricchi di prima".

Franco forte. Nonostante l'allarme lanciato dal settore industriale, dal turismo e dalla vendita al dettaglio, gli studi di ricerca parlano di economia svizzera che tiene e cresce. Tanto rumore per nulla?

"Si, almeno in parte".

Il 9 febbraio 2014 gli svizzeri hanno messo in discussione la politica del Consiglio federale in materia di migrazione. Come se ne esce?

"Riconquistando i valori etici dell’ospitalità, dei diritti umani e della giustizia sociale".

I premi della cassa malati aumentano ancora. Fino a quando reggerà questo sistema?

“Fintanto i cittadini non voteranno una cassa malati unica”.

La Svizzera è risparmiata dal grande flusso di migranti in cerca di rifugio e prospettive di vita migliori. Ritiene necessario potenziare i controlli ai confini?

"Assolutamente no: la “barca non è piena”".

La politica energetica è abbastanza o troppo coraggiosa?

"La politica energetica non è abbastanza coraggiosa nell’abbandonare al più presto l’energia nucleare".

Finanziamenti ai partiti poco trasparenti, rappresentanti del popolo al servizio delle lobby dei potenti dell'economia. Come rispondere a queste accuse?

"L’etica politica è lontana dall’essere realizzata nei partiti di destra".

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