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Beltraddio: «Ho perso, me ne vado»

CANTONEBeltraddio: «Ho perso, me ne vado»

07.04.19 - 17:20
Paolo Beltraminelli incassa la sconfitta e, dopo 28 anni di carriera politica, è pronto al ritiro
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Paolo Beltraminelli, oggi
Paolo Beltraminelli, oggi
Beltraddio: «Ho perso, me ne vado»
Paolo Beltraminelli incassa la sconfitta e, dopo 28 anni di carriera politica, è pronto al ritiro

CANTONE - Quattromilaseicento. I voti di distacco sono troppi: il consigliere di Stato uscente questa volta esce per davvero. Paolo Beltraminelli ha incassato il colpo nella sua casa di Pregassona, dove lo raggiungiamo al telefono.

Onorevole, il suo rivale Raffaele De Rosa ha maturato un vantaggio ormai irrecuperabile. Siamo a 3mila voti

«Un momento, chiedo conferma... (si rivolge allo staff, ndr.) ... sono 4mila e seicento, in realtà, appena aggiornati»

Se la sente di commentare?

«Sono pronto, non c'è bisogno di aspettare oltre. Non c'è nessuna possibilità di recuperare ormai»

L'ultima giornata da consigliere di Stato. Come è stata?

«L'ho passata a casa con gli amici più cari e il mio staff. Insieme con il batticuore, ma soprattutto all'inizio. Dopo i primi risultati ho capito l'andazzo, era impossibile recuperare. Sono molto realista». 

Un bilancio sulla campagna. 

«Ho lavorato fino all'ultimo come consigliere di Stato, facendo comunque una buona campagna. La mia presenza ha contribuito, credo, al risultato positivo del Ppd e di questo sono estremamente contento». 

Ma il suo avversario ha fatto meglio.

«De Rosa è stata un'ottima candidatura. Non ha avuto solo la pubblicità ma ha avuto una grande organizzazione capillare sul territorio» 

Gli scandali - vedi Argo1 - hanno pesato sul candidato Beltraminelli, nonostante si siano sgonfiati?

«Senz'altro hanno avuto un ruolo. Mi sono accorto che nel partito c'era voglia di cambiamento e si è manifestata così»

Un bilancio sui suoi mandati. 

«Dopo 28 di politica cantonale, prima in Parlamento e poi in governo, me ne vado soddisfatto. Il dipartimento risponde bene ai suoi compiti, ho avuto grandi soddisfazioni con la riforma sociale, e il Ticino ha un futuro ospedaliero solido. Resta il nodo problematico del Cardiocentro, che a questo punto lascio da risolvere al mio successore»

 

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