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CANTONESi inizia a litigare: il PLR spara contro Lega, UDC e socialisti

25.01.19 - 08:35
Parole dure su Opinione Liberale contro l’alleanza a destra e l’operato del PS. Le repliche però non si sono fatte attendere
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Si inizia a litigare: il PLR spara contro Lega, UDC e socialisti
Parole dure su Opinione Liberale contro l’alleanza a destra e l’operato del PS. Le repliche però non si sono fatte attendere

BELLINZONA - Il PLR ne ha un po’ per tutti. Nell’ultima edizione di Opinione Liberale - all’interno della rubrica “ipsedixit” - il partito “spara” prima a destra e poi a sinistra, con il mirino puntato rispettivamente sull’alleanza tra via Monte Boglia e l’UDC e sul Partito socialista.

«Almeno si dica chiaro e tondo che alcuni colonnelli, quelli che pagano, lo hanno voluto perché qualcuno ha promesso sostanziosi contributi per le federali», scrive il foglio liberale radicale commentando la congiunzione tra Lega e democentristi. Affermazioni che hanno generato l’immediata replica da parte di Lorenzo Quadri, che sulla propria pagina Facebook ha rinviato le accuse al mittente: «Se voi avete finanziamenti occulti per foraggiare le vostre campagne elettorali megalomani, è un problema vostro. La Lega funziona diversamente».

Viene quindi il turno del duro affondo sui socialisti. «Il PS si erge a unico difensore degli operai ma avete già visto un socialista creare un posto di lavoro? Loro sono specializzati a rivendicare a oltranza ma il posto di lavoro di solito lo hanno creato gli altri, i soliti liberali». E l’indice si sposta infine sul fallimento del progetto di riforma della scuola. «Taluni socialisti hanno il difetto di pensare di avere sempre ragione, hanno preso in mano la scuola e volevano a tutti i costi dimostrare di fare meglio di chi l’aveva prima».

Anche in questo caso, la risposta “social” non si è fatta attendere. «Confuso, sorpreso e pure dimenticato dall’autore di questo articolo», ha commentato questa mattina il deputato Henrik Bang ricordando di essere «socialista ed imprenditore», titolare di una ditta che occupa attualmente 16 persone. «Creiamo forse pochi posti di lavoro, ma lo facciamo con salari dignitosi».

E per quanto concerne “la scuola che verrà”, il deputato ha infine preso le difese del ministro Bertoli: «Ha proposto dei cambiamenti in un settore che era fermo al palo da troppi anni. Il progetto includeva pure le proposte e la variante PLRT, pertanto se siamo stati affondati lo siamo stati assieme».

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