Cerca e trova immobili

CNATONE"Quanti debiti questo governo, non si può andare avanti così"

30.03.15 - 19:30
Intervista ad Alex Farinelli, candidato al Consiglio di Stato per la lista PLRT
"Quanti debiti questo governo, non si può andare avanti così"
Intervista ad Alex Farinelli, candidato al Consiglio di Stato per la lista PLRT

BELLINZONA - Le elezioni si avvicinano e nella serie delle interviste ai candidati al Consiglio di Stato, questa sera tocca ad Alex Farinelli, candidato per la lista del Partito Liberale Radicale Ticinese.

Qual è il problema più urgente da risolvere in Ticino?
"Primo c’è il lavoro: non tocca alla politica creare occupazione, ma promuovere l’economia e cercare di fare in modo che le persone non debbano chiedere aiuto allo Stato. Bisogna innanzitutto applicare l’iniziativa sui contingenti anche ai frontalieri, come d’altra parte voluto dal popolo. La tendenza degli ultimi 3 anni è preoccupante con un aumento del 40% dei lavoratori d’oltrefrontiera. Poi bisogna agire sulla formazione: ad esempio la metà delle persone in assistenza, oltre 8'000, non ha conseguito alcun diploma dopo la scuola dell’obbligo. È chiaro che con queste condizioni sarà difficile reinserirle nel mondo del lavoro. L’ente pubblico dovrebbe cercare in tutti i modi di formare queste persone per fare in modo che possano tornare a costruirsi un futuro in maniera indipendente dallo Stato. Secondo c’è il risanamento dei conti del Cantone: in questa legislatura sono stati cumulati debiti per 600 milioni e non si può andare avanti così. Queste sono le priorità che dovrà affrontare il prossimo governo".

Quanto la preoccupa la presenza della criminalità organizzata in Ticino e cosa fare per combatterla?
"La criminalità organizzata è un fenomeno molto pericoloso che va combattuto con tutti i mezzi. Ci sono da cambiare delle leggi a livello federale per fare in modo che sia più facilmente punibile, e poi bisogna fare in modo che il cittadino che denuncia questo genere di reato sia veramente tutelato. Non bisogna poi dimenticare le forze di polizia che oggi, troppo spesso, sono confrontate alla frustrazione di non poter agire o di avere a disposizione mezzi troppo blandi per reprimere i reati: a loro devono essere garantiti gli strumenti adeguati per agire".

In Ticino ritiene necessaria una riforma fiscale?
"Sì in particolare per i redditi alti dove non siamo più concorrenziali. La riforma deve essere fatta alla svelta e senza mischiarla con altri progetti come la proposta di aumento delle stime immobiliari. Non dimentichiamoci che il 3% dei contribuenti paga oltre la metà delle imposte e se li perdiamo saremo tutti a soffrirne".

Se fosse eletto in Consiglio di Stato quale dipartimento vorrebbe?
"Il Dipartimento Finanze e Economia, in ogni caso chiederei che il governo si ponga 3 priorità chiare per la legislatura dove agire come Governo e non come dipartimenti a se stanti. Non si può più andare avanti a singhiozzo con iniziative di singoli ministri spesso scoordinate fra loro".

Lei è favorevole al sistema maggioritario?
"Per il Governo sì perché permette una maggiore chiarezza, anche se non bisogna poi illudersi che si risolvano i problemi del paese cambiando il metodo di elezione".

Lei è favorevole alla liberalizzazione dell'apertura dei negozi su modello italiano?
"Non vedo particolari controindicazioni perché in ogni caso i lavoratori sono tutelati dalla legge sul lavoro. L’importante è decidere qualcosa perché attualmente si è discusso in 55 riunioni commissionali se aprire o meno i negozi la sera fino alla 19.00 senza esserne arrivati ad una. L’emblema di una politica che non sa più decidere".

Qual è la cosa più imbarazzante / fastidiosa che sono costretti a fare in campagna elettorale?
"Io resto me stesso in campagna elettorale per cui non mi trovo a dover fare niente di particolarmente fastidioso o imbarazzante".

Perché dovremmo votare lei?
"Nessuno slogan. Giudicatemi per le mie idee perché sono quelle che porterei in Consiglio di Stato".

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE