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BERNA - "Per me è assolutamente incomprensibile che i Verdi in Ticino e in Argovia abbiano rifiutato una congiunzione delle liste con il PS": lo afferma il presidente socialista Christian Levrat, che si dice anche irritato per la minaccia espressa di recente da Ueli Leuenberger: il presidente ecologista ha chiesto ai "cugini" un sostegno concreto, e non solo ideale a una candidatura verde al Consiglio federale, avvertendo che in caso contrario il PS si potrebbe trovare a non contare sui voti del suo partito.
Se il PS venisse indebolito in governo questo andrebbe a scapito del servizio pubblico, della difesa delle pensioni e della svolta nella politica energetica, risponde Levrat in un'intervista pubblicata oggi da "Der Sonntag". Non può essere quello che i verdi vogliono, aggiunge.
Per quanto riguarda il caso argoviese - congiunzione fra ecologisti e Verdi lierali - Levrat parla di "mero calcolo di potere" orientato unicamente a un guadagno di seggi a corto termine, e di "ambizioni carrieristiche personali" che impediscono il perseguimento di obiettivi comuni con il PS.
Nella stessa intervista Levrat respinge anche le critiche degli ex presidenti Helmut Hubacher, che accusa il PS di aver perso la sua forza nella politica militare, e Peter Bodenmann, che avrebbe voluto il partito impegnarsi per un'uscita immediata dal nucleare. "Quello che abbiamo ottenuto negli ultimi mesi è un capolavoro di pragmatismo socialdemocratico", ha tagliato corto il consigliere nazionale friburghese, che ha annunciato fra l'altro anche l'intenzione di rimanere altri quattro anni alla testa del PS.
Ats
