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TICINOMatteo Quadranti: "La mia paura più grande..."

06.02.11 - 21:31
Congresso PLRT, il giorno dopo. Intervista a Matteo Quadranti, esponente dell'ala radicale del PLRT candidato al Consiglio di Stato
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Matteo Quadranti: "La mia paura più grande..."
Congresso PLRT, il giorno dopo. Intervista a Matteo Quadranti, esponente dell'ala radicale del PLRT candidato al Consiglio di Stato

BALERNA - Matteo Quadranti, esponente dell'ala radicale nella rosa dei cinque candidati per la corsa al Consiglio di Stato alle elezioni di aprile, auspica che il PLRT riesca ad arrivare compatto all'appuntamento con le urne. E di Morisoli dice: "Non è un elemento di disturbo, al contrario..."

Quadranti, che congresso è stato quello di ieri? Sulla stampa domenicale si sono messe in evidenza, tanto per cambiare, le divisioni all'interno del PLRT...
"Più che dai discorsi ufficiali, al congresso ho percepito un senso di stanchezza tra molti elettori liberali-radicali. Stanchezza e insofferenza nei confronti di alcuni personaggi, che cercano di polemizzare. Sono in pochi, non ne capisco proprio il motivo, ma quei pochi  si sono incattiviti contro il partito e la dirigenza. Per quanto riguarda la stampa, sul Caffé si sono messi in rilievo dettagli di poco conto che ci vorrebbero divisi. Ma è una realtà che non esiste. A prevalere è la compattezza. E' vero, Morisoli, ha il suo gruppo e sta cercando un modo per smarcarsi e cercare di emergere. Ma ciò non ci permette di parlare di divisione, ma di diversità".

Da quanto capisco una  diversità che potrebbe far bene al PLRT. Ma invece, si continua, da anni ormai, a battere sul chiodo della divisione tra le due ali…
"Soltanto se c'è dialogo e dibattito interno possiamo trovare l'accordo, una sintesi alle soluzioni che vogliamo adottare per risolvere e affrontare i problemi del Ticino. Se le differenze servono soltanto alla creazione di polemiche sterili interne, allora tutto diventa più difficile".

C'è ancora la necessità di trovare un dialogo interno?
"L'obiettivo delle due ali è quello di arrivare a una sintesi..."

Un appello al dialogo che resta inascoltato...
"Mah, guardi, a dire la verità sono pochissimi gli elementi a creare  attriti, sia da parte liberale, sia da parte radicale. La base del partito, sindaci, municipali, consiglieri comunali, non ne possono più di questa lotta. Per carità, tutti sono liberi di esprimere la propria posizione.
L'importante, ripeto, è di trovare una sintesi".

Una divisione che non fa che mandare a nozze i vostri partiti avversari. Il Mattino vi ha dedicato la prima pagina oggi...
"Si tenta di far passare l'idea secondo cui la battaglia si svolga tutta all'interno del nostro partito. Sadis contro Morisoli e Morisoli contro Vitta. Tentano di abbattere il PLRT. Non sempre però, quello che i media o qualche giornalista, vorrebbe  far passare, corrisponde a ciò che pensa l'elettorato. La gente, da quel che percepisco, sta cominciando a stufarsi di queste logiche di pensiero".

Lei si riferisce alla spettacolarizzazione della politica in Ticino?
"Non scordiamoci che ci sono politici che sfruttano i media..."

Com'è successo con Valtulini e i suoi santini?
"Potrebbe essere un esempio".

Ma a questo punto non sarebbe necessario, da parte dei partiti, tutti i partiti, organizzarsi in modo tale da migliorare la comunicazione con la stampa ed evitare che succedano casi simili a quelli recentemente registrati?
"Guardi, è giusto far affidamento alla responsabilità di ognuno. Prima di rilasciare dichiarazioni alla stampa, sarebbe giusto pensare alle conseguenze delle proprie azioni. D'altra parte appelli ai vari Ducry e ai vari Righinetti sono stati fatti, più volte. Se poi loro si sono incattiviti e hanno voluto attaccare attraverso i media per risolvere delle loro questioni personali, purtroppo c'è poco da fare".

In altre parole, battersi sulle idee e non attaccare le persone usando lo strumento dei media…
"Vede, il mio timore è che diventiamo come la Lega. IdeaLiberale attacca il presidente e allo stesso tempo, in occasione del Congresso, Corrado Solcà, vicepresidente del PLRT e membro di IdeaLiberale, fa la laudatio a Gianora. Si fa opposizione e si sta al governo. Bisognerebbe evitarlo".

Eppure, la sensazione, è che sempre più spesso, a prevalere in politica sia il gossip
"La mia impressione è che vi sia l’intenzione di nauseare i cittadini con polemichette da gossip che alla fine non fanno altro che stancare i cittadini e allontanarli dalla politica. E questo rappresenta un pericolo perché permette ai politici più furbi, vista la stanchezza e la disattenzione creata proprio da queste polemichette, di approfittarsi di questa situazione e far politica soltanto per il loro tornaconto".

Sa molto di italianizzazione della politica ticinese…
"Non è difficile capirlo. Berlusconi i posti di lavoro promessi li ha creati? A L'Aquila le case sono state ricostruite? I giornali non ne parlano più. Si parla solo di Ruby".

Concludiamo con Morisoli. Un CL nel PLRT  è una risorsa o un elemento di disturbo?
"Di certo non è un elemento di disturbo, al contrario. E poi l'ha votato il parlamentino PLR e la commissione cerca. Il partito liberale è aperto a tutti: musulmani, buddisti, cattolici. Non è la religione che conta, ma i valori. Il problema nasce se Comunione e Liberazione diventa strumento per entrare in giochi di potere economici. E’ noto a tutti la potenza economica di CL in Lombardia. Il liberalismo dovrebbe tornare a mettere al centro dell'attenzione l'individuo. Bisogna evitare quindi l'intrecciarsi di relazioni poco chiare tra la politica e l’economia". 

p.d'a.

Foto Tipress

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