Lo ha detto oggi a Berna Claude Nicati, sostituto procuratore generale del Ministero Pubblico della Confederazione. Bloccati inoltre a Ginevra la scorsa settimana 24 conti bancari.
«Sarà un'indagine molto lunga», ha spiegato Nicati, riferendosi all'inchiesta che ieri ha portato, a Campione d'Italia e a Lugano, alla perquisizione della Nada Management Organisation (ex «Al Taqwa Management Organization») e all'interrogatorio dei due amministratori. Contro questi ultimi, Yussef Nada il presidente e Ali Himmat il vicepresidente, «è stata aperta un'inchiesta per sospetta partecipazione ad un organizzazione criminale - ha aggiunto Nicati - ma per il momento non posso dire di più».
Attualmente non vi sono elementi che permettono di dimostrare l'esistenza di un legame diretto tra la Nada e l'organizzazione Al Quaida, ha sottolineato Nicati. I due responsabili della Nada, che hanno la cittadinanza italiana, sono liberi di muoversi. Secondo il Ministero pubblico della Confederazione non vi sarebbe infatti pericolo di fuga.
Il magistrato ha poi parlato delle difficoltà di individuare le responsabilità, spiegando che «non è possibile trovare sui documenti i nomi diretti dei terroristi». Secondo Nicati ci vorranno almeno tre mesi di tempo per capire e analizzare il materiale, per l'80 % scritto in arabo. Nell'operazione ticinese sono stati sequestrati a Lugano due furgoncini di documenti, altrettanti a Campione d'Italia.°
ATS/RED