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LUGANOUn "Amore ricucito" e vietato ai minori

20.04.17 - 06:00
Per la prima volta il testo di Anthony Neilson viene portato in scena nella Svizzera italiana: appuntamento da venerdì a domenica al Teatro Foce
Un "Amore ricucito" e vietato ai minori
Per la prima volta il testo di Anthony Neilson viene portato in scena nella Svizzera italiana: appuntamento da venerdì a domenica al Teatro Foce

LUGANO - La compagnia Officina Teatro mette in scena al Teatro Foce di Lugano il 21 aprile (con repliche il 22 e il 23 aprile) "Amore ricucito" di Anthony Neilson, con la regia di Gaddo Bagnoli e l'assistenza di Eleni Marangakis. In scena saliranno Mirko D’Urso e Ylenia Santo.  

"Amore ricucito" racconta le ossessioni di una coppia che tenta con ogni mezzo di trasformare la propria storia d'amore nel legame stabile di una famiglia. Un testo scioccante quello di Anthony Neilson, in cui una donna ed un uomo intrecciano idiosincrasie e speranze in un partita a due giocata sulla violenza verbale, su ricatti psicologici e su improbabili giochi erotici. «Un percorso che va a scavare nelle parti più segrete dei nostri cuori, laddove non entriamo mai per paura di ciò che potremmo trovarci. Infatti uno dei temi principali è proprio questa maledetta paura di vivere e di accettare il nostro destino senza domandarsi se ce ne poteva essere uno migliore».

La vicenda si sviluppa grazie alla concatenazione di momenti temporali che si intrecciano, lasciando allo spettatore il compito di ricomporre l'intera trama. Un meccanismo che può far soccombere lo spettatore di fronte alla potente morbosità viscerale di questo lavoro, ma che può anche permettergli di confrontarsi con il proprio egoismo e con la quantità e la qualità di amore ch'è disposto a dare ed a ricevere dagli altri. «Questo conflitto continuo legato all'affettività nei riguardi di chi amiamo: figli, compagni di vita, genitori, qui si incontra e si scontra con le radici stesse della nostra umanità. Tra le parole e le azioni disperate dei due protagonisti, si percepisce un urlo interiore senza suono, che denuncia la nostra attuale e devastante solitudine».

Lo spettacolo è vietato ai minori di 18 anni. «La scelta del testo da mettere in scena è sicuramente rischiosa. Nessuna compagnia professionista ha mai messo in scena in Svizzera e in Italia questo testo scabroso. Una sfida dunque. Un testo crudo, violento, ma di una profondità immensa».

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