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LUGANOConferenza "Neuroetica: quando le neuroscienze entrano in tribunale"

19.04.13 - 14:57
Conferenza "Neuroetica: quando le neuroscienze entrano in tribunale"

LUGANO - Per il ciclo di conferenze “Mente e cervello” proposto da Brain2Brain (Università della Svizzera italiana e Brain Mind Institute – EPFL)  e dal Liceo di Lugano 2 si terrà martedì 23 aprile alle 20:30 alla Biblioteca del Liceo Lugano 2 (Savosa) la conferenza pubblica dal titolo "Neuroetica: quando le neuroscienze entrano in tribunale".

Il tema: “Non l’ho fatto io, ma il mio cervello!”, è la paradossale sintesi di nuove strategie difensive in processi che vedono imputati persone che hanno commesso reati gravi. Le neuroscienze stanno infatti entrando nelle aule dei tribunali, dove spesso sono impiegate nell’interpretazione degli atti criminali o nelle procedure volte a distinguere verità e menzogna. Se nuove tecniche di indagine scientifica, quali la risonanza magnetica funzionale, le analisi cellulari, molecolari o genetiche, consentissero, ad esempio, di individuare delle alterazioni nel cervello di un criminale, dovremmo tenerne conto nella definizione delle sue responsabilità e quindi della sua condanna? Quanto sappiamo dei meccanismi cerebrali che portano a compiere azioni violente? In che misura dobbiamo considerare responsabili dei propri atti imputati con disfunzioni cerebrali, genetiche o ormonali? Interrogativi di questa natura sono di pertinenza di una nuova disciplina chiamata neuroetica, che si colloca al punto di intersezione tra neuroscienze, diritto e società.

I relatori:
Giuseppe Sartori è ordinario di Neuroscienze Cognitive e direttore del Master in Psicopatologia e Neuropsicologia Forense all’Università di Padova. Nel settore forense si occupa di comportamento criminale, di lie-detection, di memory-detection e di neuroscienze del libero arbitrio. Nell’ambito della neuropsicologia clinica si occupa di memoria semantica e di neuropsicologia della demenza. Numerosi i libri e gli studi pubblicati sulle più importanti riviste scientifiche. È stato perito e consulente in alcuni fra i più importanti casi giudiziari.

Roberto Mordacci è professore straordinario di Filosofia Morale presso la Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele, coordinatore del Centro Studi di Etica Pubblica. Ha svolto attività di ricerca e insegnamento presso la Scuola di Medicina e Scienze Umane dell'Istituto Scientifico Ospedale San Raffaele (1990-2000). Dal 2000 ha insegnato, per la stessa università, prima presso la Facoltà di Psicologia e dal 2002 presso la Facoltà di Filosofia che ha contribuito a fondare insieme ad altri studiosi. È stato membro del Consiglio d'Europa per l'insegnamento della bioetica.

Informazioni supplementari: www.brain2brain.ch  e www.lilu2.ch

 

 

 

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