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BELLINZONADal crollo della Torre di Babele a quello delle Torri Gemelle

17.08.21 - 11:30
Il Festival di letteratura e traduzione andrà in scena dal 10 al 12 settembre
IMAGO / AGB Photo
Dal crollo della Torre di Babele a quello delle Torri Gemelle
Il Festival di letteratura e traduzione andrà in scena dal 10 al 12 settembre

BELLINZONA - Dal 10 al 12 settembre a Bellinzona ritorna Babel, il Festival di letteratura e traduzione, con un’edizione senza precedenti: a vent’anni esatti dall’11 settembre 2001 la rassegna sarà dedicata alla Torre di Babele, il mito che ci parla della perdita della lingua unica e della confusione di tutte le lingue. Istantaneamente ogni cosa e ogni idea assunsero una pluralità di nomi: Babel/Babele ascolta la nascita delle diverse lingue, delle contaminazioni tra le lingue, e la nascita della traduzione.

«Babel/Babele osserva le più alte costruzioni dell’immaginazione, i loro crolli e le macerie mirabolanti: la torre sovradimensionata, simbolo della nostra visione e della nostra arroganza, venne abbandonata e gli uomini si dispersero sulla faccia di tutta la terra» spiegano gli organizzatori del festival. «L’impero babilonese si estendeva da Babele a un gran numero di stati moderni, tra cui l’Iraq, l’Iran, il Libano, la Siria, la Palestina e la Turchia, paesi che oggi conoscono fortissime diaspore, in buona parte connesse a un altro crollo, quello delle Torri gemelle a New York. Babel/Babele segue la dispersione e la diaspora delle popolazioni e delle lingue, e lungo i loro tragitti indovina il nostro presente».  

Il programma in sintesi - Venerdì 10 settembre, nella corte del Convento di Monte Carasso, la serata d’apertura con Renata Colorni, traduttrice dell’intera opera di Freud e direttrice dei Meridiani, e due concerti: gli strumenti tradizionali e i ritmi ipnotici e disco del percussionista iraniano Mohammad Reza Mortazavi e le scintille elettroniche di Camilla Sparksss.

La mattina di sabato 11 settembre, Rete Due trasmette in diretta dal Teatro Sociale: ai microfoni di Moby Dick, le diaspore linguistiche di André Naffis-Sahely, Ribka Sibhatu e Maria Nadotti. Nel pomeriggio tre dialoghi tra scrittori straordinari e babelici nelle lingue, nelle provenienze e nei percorsi: Usama Al Shahmani e Yusuf Yeşilöz, Mathias Énard e Sinan Antoon, Kader Abdolah e Goffredo Fofi. La sera, la proiezione in anteprima svizzera di "Notturno" di Gianfranco Rosi. Domenica 12 settembre, la lettura elicoidale e plurilingue degli svizzeri cosmopoliti Elisa Shua Dusapin, Stella N’Djoku, Vanni Bianconi e Pascal Janovjak; la scrittrice siriana Dima Wannous con le sue traduttrici Elisabetta Bartuli e Cristina Dozio; i percorsi paralleli da e verso il Libano, con Hoda Barakat e Charif Majdalani; l’eccezionale finale tra-le-lingue con il filosofo, grecista e sinologo François Jullien.

Oltre i confini del festival - Accanto ai suoi workshop di traduzione, da ben cinque lingue diverse dall’italiano, quest’anno Babel lancia L’altra lingua, un progetto di laboratori di scrittura rivolti alle comunità d'immigrati nelle varie aree linguistiche della Svizzera, tenuti da Usama Al Shahmani, André Naffis-Sahely e Ribka Sibhatu, scrittori che hanno dovuto loro stessi imparare a raccontare il proprio mondo in una lingua adottiva.

Babel/Babele ha contribuito alla scoperta e alla traduzione di nuovi autori, e lanciato gli esordi narrativi in italiano di Usama Al Shahmani, Charif Majdalani, Pascal Janovjak, Vanni Bianconi, Elisa Shua Dusapin. La rivista plurilingue www.specimen.press ha creato un premio di scrittura creativa in lingua seconda, e pubblica un maxi-dossier sui temi di Babel/Babele con testi in tutte le lingue, su tutte le lingue.

Nel corso dell’anno Babel collabora strettamente con un gran numero di partner in Ticino, in Svizzera e nel mondo, come Storie Controvento che cura gli incontri con gli illustratori il giovedì 9 settembre a Bellinzona e gli incontri con le scuole, TESS che ha organizzato e continua a organizzare eventi in tutto il Ticino, e il CiCiBi e il Festival dei diritti umani per Notturno, l’Associazione Baobab e le Giornate letterarie di Soletta per L’altra lingua, l’Arts Council, il Poetry Translation Centre e l’English PEN.

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