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CHIASSOL’arte che si trasforma, alla scoperta della stampa calcografica

12.03.15 - 15:51
La mostra “Trasformazioni di stato. La stampa calcografica” sarà proposta da sabato 14 marzo a domenica 19 aprile 2015 presso lo Spazio Officina di Chiasso
L’arte che si trasforma, alla scoperta della stampa calcografica
La mostra “Trasformazioni di stato. La stampa calcografica” sarà proposta da sabato 14 marzo a domenica 19 aprile 2015 presso lo Spazio Officina di Chiasso

CHIASSO - Gianstefano Galli e Nicoletta Ossanna Cavadini inaugurano venerdì 13 marzo 2015, alle ore 18.30, presso lo Spazio Officina di Chiasso la mostra “Trasformazioni di stato. La stampa calcografica”. L’apertura al pubblico sarà poi da sabato 14 marzo a domenica 19 aprile 2015.

Ma che cosa è la stampa calcografica? Si tratta dell’incisione effettuata su matrice di metallo, che permette di realizzare “un’opera d’arte moltiplicata”. La stampa d’arte ha avuto fortune alterne, ma ha da sempre affascinato collezionisti, studiosi, appassionati, disegnatori e artisti.

L’esposizione “Trasformazioni di stato. La stampa calcografica” riprende il fil rouge delle mostre promosse nel corso della stagione 2014-2015 dal m.a.x. museo e dallo Spazio Officina di Chiasso all’insegna, appunto, delle “trasformazioni”, laddove il significato etimologico del termine trans-formazione invita a una riflessione che va al di là, oltre la forma per dare vita a nuove forme.

L’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico - In collaborazione con l’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico (AAAC), la mostra già nel titolo valorizza proprio il concetto delle variazioni e trasformazioni dei risultati calcografici ottenuti con i diversi passaggi di “stato” nell’esecuzione dell’incisione. Inoltre, l’esposizione viene promossa in occasione dei trenta anni di attività dell’AAAC, che segna quindi una significativa presenza sul territorio ticinese.

Nata con lo scopo di far conoscere e divulgare l’arte calcografica, l’Associazione ha promosso nel corso degli anni una produzione di cartelle grafiche di rilevante ricerca di settore con esiti di particolare valore artistico. Le opere presenti in mostra saranno affiancate a una serie di matrici – che metteranno in luce i virtuosismi della tecnica calcografica e della creatività –, a variazioni di stato calcografico e a libri d’artista.

La mostra - Nella mostra allo Spazio Officina sono esposte tutte le 93 stampe realizzate da 70 artisti nel corso dei 30 anni dell’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico. In quest’ottica di divulgazione dell’antica arte calcografica, si inserisce, appunto, l’esposizione, poiché il m.a.x. museo e lo Spazio Officina hanno come missione quella di far conoscere l’arte grafica nelle sue diverse forme espressive, dall’informale all’astrattismo geometrico alla figurazione concreta fino alla contemporaneità più spinta.

Le 93 stampe sono affiancate a 15 matrici (quasi tutte in rame, una in cliché-verre e una in ottone), 25 variazioni di stato calcografico e 2 libri d’artista: Alberto Nessi, “Iris viola”, Alberto Nessi: incisioni originali di Palézieux, Novazzano, Edizioni AAAC, 2003 (fogli sciolti in una custodia: ill. 24,5 cm, tiratura di 30 esemplari numerati, 22 nominativi e alcune copie HC) e Ugo Petrini, “Risguardi”, Ugo Petrini: incisioni originali di Pino Sacchi, Novazzano, Edizioni AAAC, 2008 (fogli sciolti in una custodia: ill. 29 cm, tiratura di 25 esemplari numerati, 15 nominativi e alcune copie HC).

La collezione dell’AAAC consente di ritracciare un percorso attraverso tutte le tecniche dell’incisione calcografica, da quelle più frequentate come il bulino (e qui si ricordano Albert Flocon, uno dei maggiori incisori a bulino del secolo scorso, o Walter Dohmen, artista tedesco che anni or sono ebbe l’onore di una copertina di “Nouvelles de l’estampe”, la rivista del Comité national de la gravure française che ha sede nei prestigiosi spazi del Louvre), la puntasecca, l’acquaforte e l’acquatinta, a quelle pur tradizionali ma meno frequentate quali la maniera nera o la ceramolle, ma anche tecniche ormai abbandonate con la stampa eliografica o il cliché-verre.

L’angolo atelier - Per far comprendere appieno a un vasto pubblico, bambini e scolaresche compresi, le fasi dell’esecuzione delle stampe artistiche, in mostra, all’interno dello Spazio Officina, viene allestito un “angolo atelier” con un torchio calcografico animato dagli artisti de “L’Uovo del Gallo” guidati dallo stampatore Gianstefano Galli. Per tutta la durata dell’esposizione i visitatori avranno così l’occasione di vedere artisti all’opera sia nell’atto dell’incisione che della stampa calcografica, e di porre domande rispetto a una disciplina a cavallo fra creatività e tecnica.

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