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CANTONEVecchioni a novembre al Palacongressi

06.05.19 - 06:00
Il 7 novembre il Palazzo dei Congressi di Lugano ospiterà l'unica tappa ticinese de "L'infinito Tour" di Roberto Vecchioni. Al via da oggi alle 10 la prevendita dei biglietti
Vecchioni a novembre al Palacongressi
Il 7 novembre il Palazzo dei Congressi di Lugano ospiterà l'unica tappa ticinese de "L'infinito Tour" di Roberto Vecchioni. Al via da oggi alle 10 la prevendita dei biglietti

LUGANO - A distanza di cinque anni dal suo ultimo lavoro discografico è uscito lo scorso 9 novembre “L’infinito”, il nuovo disco che raccoglie «non 12 brani – come spiega Vecchioni – ma un’unica canzone divisa in 12 momenti», all'interno di una dimensione temporale verticale che rinvia al tema dalle suggestioni letterarie: la necessità di trovare l’infinito al di qua della siepe, dentro noi stessi.

"L’Infinito" - prodotto da Danilo Mancuso per DME e distribuito  da Artist First - è disco d’oro a due mesi dall’uscita con 25mila copie vendute, nonostante la scelta in controtendenza di rinuncia alle piattaforme streaming e download. Il risultato attesta il successo della scelta di resistenza - anche dal punto di vista distributivo - della canzone d’autore ed è un indicatore della necessità di punti di riferimento e messaggi autorevoli in un periodo contrassegnato da precarietà culturale.

L’album contiene inoltre l’eccezionale ritorno sulla scena musicale di Francesco Guccini che, per la prima volta, duetta con Roberto Vecchioni. I due cantautori si scambiano i versi, le strofe, nel singolo “Ti Insegnerò a volare”, ispirato al grande Alex Zanardi. I due padri della canzone d’autore si rivolgono alle nuove generazioni, in un periodo in cui tutto si dissolve nella liquidità e nella precarietà culturale, invitandole a sfidare l’impossibile. La storia del campione è la metafora della «passione per la vita che è più forte del destino». 

«Questo brano - racconta Vecchioni - si specchia direttamente in quella che è stata chiamata la “canzone d’autore” e che non c’è, non esiste più dagli anni ’70. In realtà l’intero disco è immerso in quell’atmosfera perché là è nato e successo tutto. Là tutto è stato come doveva essere, cioè immaginato, scritto e cantato alla luce della cultura, semplice ed elementare oppure sottile e sofisticata, ma comunque cultura. Forse per questo Francesco Guccini - che ho fortemente voluto nel mio disco per quello che rappresenta, e lo ringrazio ancora di esserci stato -, ha scelto di cantare con me».

Lo spettacolo di Lugano sarà l’occasione per ascoltare i brani del nuovo album e ripercorrere i classici del suo repertorio. Roberto Vecchioni sarà accompagnato dalla “band storica”, costituita da Lucio Fabbri (pianoforte e violino), Massimo Germini (chitarra acustica), Antonio Petruzzelli (basso) e Roberto Gualdi (batteria). 

Assolutamente da non perdere.

Prevendita: biglietteria.ch

 

 

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