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Mancano oramai poche ore all’attesissimo concerto di Cristiano De André in programma sabato 4 maggio alle 21 al Palacongressi di Lugano
LUGANO - Il cantautore - accompagnato da Osvaldo Di Dio (chitarra), Davide Pezzin (basso), Davide Devito (batteria), Riccardo Di Paola (tastiere) - porterà sul palco una rilettura di “Storia di un impiegato” (Produttori Associati, 1973), sesto album, nonché quarto concept, di suo padre Fabrizio De André. Un disco che anticipò i tempi, focalizzato - nel ricordo del Maggio francese (1968) - sulla speranza di costruire un mondo migliore, mettendo in discussione le basi su cui si fonda il potere.
«L'obiettivo di questo progetto è quello di risvegliare le coscienze», ci ha spiegato Cristiano poche settimane fa negli studi Rsi di Besso. «Sento che c'è una grande voglia di trasparenza, di ritornare a tutto ciò che abbiamo perso. Il sogno è sempre lo stesso e continua a essere vivo». Un album che Cristiano De André ha rielaborato per la dimensione live «senza una direzione (sonora) precisa, ma con varie cose che si intersecano: dalla world music all’elettronica».
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