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LUGANODagli Hudson ad Arbore: Estival Jazz arriva a Lugano

12.07.18 - 06:00
Dopo il grande successo di Mendrisio ecco tre serate di grande musica, da giovedì a sabato
Dagli Hudson ad Arbore: Estival Jazz arriva a Lugano
Dopo il grande successo di Mendrisio ecco tre serate di grande musica, da giovedì a sabato

LUGANO - Dopo il grande successo della prima parte di festival a Mendrisio, Estival Jazz arriva a Lugano con tre serate di grandi musica.

Per dare inizio ai concerti di giovedì 12 luglio e siglare il 40esimo compleanno con il pubblico luganese, gli organizzatori hanno voluto sul palco di Piazza della Riforma la prestigiosa Orchestra della Svizzera italiana (OSI), una presenza che dal 1993 accompagna quasi ininterrottamente fantastiche avventure musicali con grandi protagonisti della musica contemporanea. Per questa edizione l'OSI, diretta dal Maestro Markus Poschner, presenta un programma davvero eccezionale grazie alla presenza dello straordinario chitarrista Nguyên Lê. Nato a Parigi da genitori vietnamiti, è il più versatile, indipendente ed esclusivo chitarrista al mondo, capace di scollinare dal Jazz fino alle più svariate influenze musicali che dall'Asia portano alle vallate del jazz fino alla fusion e al rock più classico sviluppando uno stile impareggiabile che lo ha fatto diventare un punto di riferimento del jazz contemporaneo grazie a una sperimentazione senza confini che, accompagnato dall'OSI, ora abbraccia anche "The Dark Side Of The Moon", capolavoro dei Pink Floyd in una versione appositamente arrangiata per Estival.

Il secondo concerto non mancherà di stupire il pubblico: il gruppo Ekalavya del violinista indiano Abhijth P S Nair, considerato uno straordinario ambasciatore della musica del suo Paese. Sviluppa il suo talento negli anni dell'adolescenza prima di entrare nell'industria cinematografica come direttore musicale a soli 18 anni. Da allora ha iniziato a inanellare successi professionali e artistici, a partire dalla sua collaborazione con il grande batterista Dave Weckl per il suo primo album strumentale di jazz fusion "Saraswati at Montreux". Abhijt si presenta alla quarantesima edizione di Estival con un concerto in cui la tradizione musicale del suo Paese incontra la fusion, espressa senza sbavature e con straordinaria commistione di ritmi e di modernità: fattori indissolubili e complici di una trance ipnotica e travolgente grazie a musicisti di assoluto livello, in particolare, la bassista indiana Mohini Dey, musicista fenomenale ed ex
bambina prodigio. Oggi è considerata una delle migliori bassiste in assoluto. Per Estival è la prima apparizione di un gruppo interamente indiano e composto da virtuosi che non mancheranno di entusiasmare il pubblico della piazza.

Infine i Kennedy Administration alla cui testa c’è lei, Miss Kennedy, un regalo per l'anima ma anche un invito a non rimanere seduti ad ascoltare. Vulcanica e dinamica come poche artiste, dalla voce calda e potente, la bella e giunonica Kennedy riesce ad accarezzare e restituirci come nuovi i migliori bridge di Stevie Wonder, Gregory Porter e Andra Day fino a Lauryn Hill, creando l'atmosfera tipica di una grande serata musicale. L'ensemble strumentale che l'accompagna vanta un'enorme esperienza accumulata negli anni riuscendo a raffinare il suono in un perfetto e irresistibile mix di elementi di fusion, funk, hip-hop, r&b, pop e jazz di altissimo livello.

Venerdì 13 luglio Estival propone una serata a tutto jazz, che parte con una magia musicale che conquisterà anche i più distratti. Mescolando composizioni originali con emozionanti cover di fama mondiale, da Bob Dylan a Joni Mitchell, Jimi Hendrix e The Band di Robbie Robertson, ecco gli Hudson, un gruppo spettacolare dalla bellezza mozzafiato come la valle da cui prende il nome. Hudson è un progetto di alto profilo musicale, affascinante e sofisticato, creato da un collettivo che riunisce quattro tra i più influenti musicisti jazz al mondo. Una nuova tappa dell’incontro tra generi iniziato con Miles Davis negli anni '70. Il batterista Jack DeJohnette, il chitarrista John Scofield, il tastierista John Medeski e il bassista Scott Coley: grandi superstar che vantano carriere straordinarie che, nella loro diversità, hanno raggiunto il grande pubblico con una vasta gamma di stili.

Il programma prosegue ospitando sul palco due mostri sacri, due artisti impareggiabili per tecnica e espressività: la ventennale collaborazione tra il pianista e compositore dominicano Michel Camilo e il chitarrista spagnolo di flamenco Tomatito in un appassionante scambio di improvvisazione che attraversa il mondo afro-iberico, dall’Andalusia ai Caraibi. Compositore e pianista straordinario, direttore d’orchestra, docente e visiting professor, produttore, vincitore di Grammy e Emmy Awards, Michel Camilo è un uomo di straripante entusiasmo e passione per la musica è stato più volte acclamato ospite di Estival Jazz a Lugano, come nel 2014 quando ha trionfato alla quarta edizione di Estival Nights in coppia col grande chitarrista flamenco Tomatito, una vera e propria leggenda e tra i fondatori, con Paco De Lucia, del Nuevo Flamenco che negli anni Settanta ha dato nuova linfa a questa affascinante espressione culturale. José Fernández Torres soprannominato “Tomatito” (Almería, 1958) proviene da una famiglia flamenca. Il suo debutto professionale è avvenuto a Malaga con con Camaron de la Isla, il grande cantante flamenco con cui ha fatto coppia artistica per un ventennio fino alla sua scomparsa. Nel 1997 inizia la sua collaborazione con Michel Camilo da cui nasce un'accoppiata molto richiesta dai maggiori festival internazionali.

Per chiudere una serata di straripante qualità musicali, il terzo appuntamento è con Chico Trujillo, una delle orchestre più importanti del Cile e colonna sonora di tutte le feste, da Arica a Punta Arenas. Con un misto di Cumbia classica, Bolero, musica latinoamericana, balcanica e Reggae, questa orchestra ha saputo conquistare il pubblico di ogni età e dai più svariati stili di vita. Il gruppo si è formato nel 1999 a Valparaiso da una costola della band punk/ska La Floronpodio. La contagiosa esuberanza di questa band accompagna il pubblico in un mondo festoso di balli e ritmi irresistibili. L’ideale atmosfera per accogliere la notte.

Sabato 14 luglio va in scena l’ultima serata della 40esima edizione di Estival. Per consacrarla al suo pubblico nel migliore dei modi, gli organizzatori sono riusciti ad avere un grandissimo protagonista, un maestro dell’intrattenimento a tutto tondo, un genio della simpatia e instancabile ambasciatore musicale. Stiamo parlando di Renzo Arbore ospite del palco di Piazza della Riforma con la sua Orchestra Italiana. Osannato da tutte le platee da quasi trent'anni, il suo coinvolgente carosello musicale è un tripudio festoso di ritmi e melodie nel segno del più schietto repertorio partenopeo frammisto alla contagiosa e ironica simpatia del più grande entertainer della radiotelevisione italiana. Conduttore, deejay, musicista, regista e talent-scout, Arbore è stato un pioniere dell'intrattenimento radiotelevisivo. Da Bandiera Gialla nella seconda metà degli anni '60 ma soprattutto con la trasmissione Alto gradimento (1970) entrambe realizzate con Gianni Boncompagni, Arbore ha rivoluzionato il linguaggio radiofonico. Poi quello televisivo con L’altra domenica (1975) e soprattutto con Quelli della notte (1985) e Indietro tutta (1987) con cui ha profondamente stravolto le modalità dello show per il piccolo schermo. Autentico ambasciatore della musica e della cultura italiane, Arbore continua a coinvolgere un pubblico di più generazioni con un concerto divertente e appassionante. Un evento eccezionale voluto per sottolineare l'importante compleanno di Estival.

Parafrasando la liturgia religiosa potremmo dire che, per chiudere questa 40esima edizione, Estival si riserva una sorta di salmo in Gloria grazie a uno dei gruppi di Gospel più prestigiosi al mondo, la più importante formazione inglese del genere. The London Community Gospel Choir è stato fondato nel 1982 dal Reverendo Bazil Meade con Lawrence Johnson, Delroy Powell e John Francis. Doveva essere un coro creato solo per la durata di un singolo evento invece il successo è stato tale da invogliarli a consolidare la loro bravura fino a diventare un riferimento per la scena musicale religiosa del Regno Unito. Con loro la platea Piazza della Riforma sarà avvolta dalla magia di atmosfere generate da temi classici del Gospel, degli Spirituals e del Soul accanto a grandi standard del Jazz in un gioco musicale trascinante e decisamente ... corale.

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