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CHIASSOLa stella dell'armonica blues Greg Izor al Murrayfield

08.03.17 - 12:00
Appuntamento per sabato 11 marzo
La stella dell'armonica blues Greg Izor al Murrayfield
Appuntamento per sabato 11 marzo

CHIASSO - Un ospite internazionale sarà ospite del Murrayfield pub sabato 11 marzo, dalle 22.00.

Per la prima volta a Chiasso, Greg Izor armonicista e cantante di vigore, vanta collaborazioni importanti come quella con i fratelli Keller e i fratelli Moeller attualmente in forza ai Fabolous Thunderbird di Kim Wilson. Leader degli Anson Funderburgh and the Rockets,  è subito diventato una stella nel mondo del blues e dell’armonica. Riuscendo a mischiare i suoni della Louisiana del Sud, di Chicago e del Texas, ha creato un suono profondamente tradizionale e alquanto unico e fresco.

Cresciuto nel Vermont, nel 2000 si spostò a New Orleans per poter studiare con i maestri del blues e si ritrovò immediatamente a fare parte della creme della scena blues della città. Uno dei più grandi suonatori di armonica, Jumpin’ Johnny Sansone, lo prende sotto le sue ali. Sansone fa da mentore al suo giovane studente e gli insegna l’importanza di scoprirsi un proprio stile. Izor si sforzò di rendere la musica tradizionale più moderna, dando molta intensità e creatività al suo modo di suonare l'armonica e aggiungendoci un gran varietà di influenze diverse.

Izor sviluppa la sua personalità di showman su Bourbon Street. Izor è anche membro dei King Brisket Boys, una band di blues di New Orleans. Durante il suo periodo in Louisiana, Greg ha suonato con molte leggende del blues. Ha pure suonato al New Orleans Jazz festival e al Heritage  Festival, ed è apparso come uno dei preferiti a numerosi show di armonica in città.

Nel 2006 Greg trasloca a Austin e subito ritrova il fior fiore dei talenti del blues della città. La reputazione dell’armonicista si rafforza grazie alle sue performances molto energiche. La sua prima pubblicazione “I was wrong” ha ricevuto molte lodi da varie riviste di blues e ha fatto il giro dell’Europa e degli Usa.

Il suo pensiero: «Penso sia molto importante mantenere vivo il blues e il miglior modo di mantenere viva la tradizione è di conoscere la musica dei maestri del genere e aggiungerci il tocco personale moderno e  creativo».

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