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RESIDENT EVIL EXTINCTIONGli uomini sono ormai decimati e gli zombi sono i nuovi padroni del mondo, nelle sale

07.02.08 - 12:03
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Gli uomini sono ormai decimati e gli zombi sono i nuovi padroni del mondo, nelle sale

LUGANO - Arriva nelle sale cinematografiche della Svizzera italiana "Resident Evil: Extinction",  il terzo film - a quanto pare l'ultimo - dedicato alla saga cinematografica Resident Evil, ripresa dal noto videogioco della Capcom, uscito in autunno 2007. Il film è diretto da Russell Mulcahy e prodotto da Paul Anderson e ha come attori Milla Jovovich, Mike Epps, Ashanti Douglas, Ali Larter, Chris Egan e Oded Fehr.

Nei cinque anni successivi agli eventi di Resident Evil: Apocalypse, numerose fuoriuscite di T-virus hanno trasformato la popolazione mondiale in orde di zombie, uccidendo contemporaneamente gran parte della vita sul pianeta. I pochi superstiti sono in continuo movimento per sfuggire alle innumerevoli masse di non morti.

Alice intercetta via radio una richiesta di soccorso proveniente dai dintorni di Salt Lake City, dove viene imprigionata da una banda di psicopatici che si divertono a vederla combattere con cani-zombie; riesce però a scappare precipitando i suoi rapitori nell'arena alla mercé dei cani. Poco dopo, trova in un pompa di benzina un diario con la posizione di un rifugio in Alaska presumibilmente non raggiunto dall'infezione.

Nel frattempo, il Dr. Isaacs sta sperimentando gli effetti del virus ottenuto da cloni di Alice, giungendo a creare alcuni super-zombie, benché i cloni abbiano fallito nei test cui sono stati sottoposti (repliche della Villa, dell'Alveare e dell'Ospedale di Racoon City). Per trovare una risposta all'infezione gli serve l'originale, cui sta dando la caccia tramite la rete di satelliti dell'Umbrella, in grado di rilevare l'uso dei poteri psionici che Alice dovrebbe aver sviluppato.

La parola alla critica

il Giornale: "La saga di Alice nel paese dei non morti ha tutta l’aria di voler continuare. Questa terza puntata, più delle precedenti, è pieno di citazioni da Interceptor, a Gli uccelli di Hitchcock e a tutti i racconti della fantascienza stracciona, quella dei The End of the World (...)"
 
La Stampa: "(...) Il film si raccomanda per la stilizzata impaginazione del regista Russell Mulcahy e le strabilianti ambientazioni delllo scenografo Eugenio Caballero che ha creato in pieno deserto una Las Vegas in rovina vista con pungente ironia, ma ha saputo anche conferire un tocco insolito al modernistico regno sottoerraneo dove si annidano i supernemici. E poi c'è Milla sempre incisiva e carismatica".
 
Il corriere della sera: "(...) Ma com'è che oltre a questa paccottiglia di repertorio ad un certo punto scatta nello spettatore la molla di un paura autentica? (...) l'allarmata sensazione che per ciò che riguarda le condizioni di vita nel nostro pianeta stiamo avvicinandoci alla morte della fantascienza. Presto o tardi la fantasia diventerà cronaca: i desolati panorami che vediamo sullo schermo potrebbero albergare in futuro i nipoti dei nipoti".
 

 

 

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