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LOCARNOLa denuncia di A Land Imagined, il lavoro come inferno

11.08.18 - 17:19
Yeo Siew Hua ha vinto il Pardo d'oro al Concorso internazionale del 71esimo Locarno Festival
pardo.ch
La denuncia di A Land Imagined, il lavoro come inferno
Yeo Siew Hua ha vinto il Pardo d'oro al Concorso internazionale del 71esimo Locarno Festival

LOCARNO - Con una storia attualissima di caporalato a Singapore, violenza dell'uomo sull'uomo, lavoro inteso come schiavismo, inframmezzata alla magia tutta asiatica nel costruire atmosfere rarefatte e fantastiche, 'A Land Imagined', una terra immaginata ma in realtà immaginaria, di Yeo Siew Hua, vince il Pardo d'oro al Concorso internazionale del 71esimo Locarno Festival.

Nel film vincitore il regista, nato e cresciuto in questa isola-città stato e centro finanziario globale dove circa il 42% dei lavoratori è straniero, ha il coraggio di denunciare che lo sfruttamento è selvaggio, strutturale e disumano, complici le autorità, e che nei fatti è sistema.

La macchina da presa entra nella carne viva della metropoli: non l'area ipermoderna e occidentale della city, ma quella dove forse pochi sanno che si lavora per far emergere le terre per costruire palazzi e scali navali.

In un luogo spettrale, quasi lunare, in immensi conglomerati industriali si convogliano e si spaccano pietre a cui si aggiunge sabbia importata per aumentare la superficie. L'escamotage per entrare in questo mondo orwelliano, dove però il lavoro totalitario non è fantascienza ma realtà, è l'indagine di un poliziotto, Lok, alla ricerca di un operaio edile scomparso, Wang, che passava il poco tempo libero in una sala giochi, un cyber bar, per cercare umanità in un avatar.

Emerge in tutta la sua crudezza il "contratto" di lavoro cui sono costretti migliaia di indiani, cinesi, malesi, cittadini originari del Bangladesh: passaporto ritirato da aguzzini in modo da non poter fuggire, baracche ripugnanti, turni orari massacranti e nessun diritto. E poi le prime lotte collettive, quasi sindacali, dei lavoratori che stanno programmando uno sciopero.

Con una scelta che appare allegorica Yeo Siew Hua non spiega se il migrante sfruttato scompaia perché ucciso dai padroni delle ferriere o se invece si trasformi in qualcosa di più alto, di spirituale, congiungendosi con il suo altro sé virtuale. Rimane il mistero che sconcerta il detective e racconta la sofferenza su più piani.

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