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FRANCIACannes, Almodóvar presidente della giuria

31.01.17 - 10:04
La rassegna cinematografica si terrà dal 17 al 28 maggio
Cannes, Almodóvar presidente della giuria
La rassegna cinematografica si terrà dal 17 al 28 maggio

CANNES - «Sarò devoto corpo e anima a questo incarico, che è insieme un privilegio e un piacere»: con queste parole Pedro Almodovar ha accettato con entusiasmo l'invito di Cannes di presiedere la giuria del concorso di quella che sarà l'edizione "monstre" del 70esimo anniversario che si terrà tra il 18 e il 28 maggio.

L'icona fiammeggiante del cinema spagnolo, come lo stesso direttore Thierry Fremaux ha definito il popolarissimo 67enne autore manchego, è un habitué della Croisette dove, strano a dirsi, non ha mai vinto una Palma d'oro ma è stato ben cinque volte in concorso e pure premiato come nel caso di uno dei suoi film migliori, "Tutto su mia madre", che vinse per la regia nell'anno del massimo premio a "Rosetta" dei Dardenne (1999) conquistando poi decine di premi importanti a cominciare dall'Oscar come miglior film straniero.

In concorso poi anche per "Volver" (che nel 2006 vinse due premi, alla sceneggiatura e per l'insieme delle attrici Penélope Cruz, Carmen Maura, Lola Dueas, Chus Lampreave, Yohana Cobo e Blanca Portillo), "Gli abbracci spezzati", "La pelle che abito" e "Julieta", mentre "La Mala Educacion" fu l'emozionante apertura del 60esimo festival giusto 10 anni fa.

«Sono grato, onorato e un po' sopraffatto - ha dichiarato -. Sono consapevole della responsabilità che implica il ruolo di presidente di giuria e spero di essere all'altezza».

Trentacinque anni di carriera da quel primo "Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio" che lo fece notare nel 1980 all'ultimo "Julieta" con Emma Suarez e Adriana Ugarte tratto da un racconto di Alice Munro, passando per il film che lo ha imposto nel mondo nel 1988, "Donne sull'orlo di una crisi di nervi".

È una filmografia di 20 opere tutte nutrite di una grande forza passionale, un'insaziabile sete di vita, tutte con la figura femminile al centro. Il regista, omosessuale e ateo (nella "Mala Educacion" in parte autobiografico raccontò gli abusi sessuali e psicologici vissuti durante gli studi nel collegio religioso) con la El Deseo è anche produttore dei suoi film insieme al fratello Agustin.

In tutti questi anni ha declinato i temi del suo cinema - la passione, il destino, la colpa, il sentimento materno, i segreti nascosti, l'amore, il desiderio - con tanti generi cinematografici: vaudeville, farsa, tragedia, fantasy, musical e thriller. Al cinema di Almodovar sono legati anche tanti attori spagnoli che lui ha contribuito a lanciare come Antonio Banderas, Penélope Cruz, Javier Bardem, Marisa Paredes, Rossy de Palma, Javier Cámara, Carmen Maura, Victoria Abril.

Il regista de La Mancha, cinefilo appassionato «ha celebrato i poteri magici del cinema e reso omaggio ai suoi maestri Sirk, Franju, Hitchcock e Bunuel, e ora il festival di Cannes festeggia un grande regista internazionale e una Spagna libera e moderna» hanno sottolineato Fremaux e il presidente del festival Pierre Lescure. A metà aprile attesi gli annunci del resto della giuria e della selezione ufficiale di Cannes 2017.
 
 

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