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Un dialogo con un malato terminale, emoziona "La Natura delle Cose" di Laura Viezzoli, film fuori concorso
LOCARNO - «Tu non piangi mai?» «No, mi emoziono. Le lacrime non potrei asciugarle e nemmeno nasconderle. Le emozioni non si ammalano mai» risponde Angelo, il protagonista del film di Laura Viezzoli, che il Festival propone fuori concorso al suo pubblico. "La Natura delle cose" è uno dei documentari più belli di questa edizione, intenso e travolgente, in cui l’autrice dialoga con Angelo, malato terminale di Sla nel suo ultimo anno di vita. Un viaggio gravitazionale, poetico e filosofico, verso la fine, in uno spazio indefinito, senza tempo e senza peso.
«La condizione più difficile da affrontare per coloro che vivono questa malattia, è quella di sentirsi schiacciati. Questa compressione deforma volto e muscoli. Ho pensato quindi di restituire al corpo di Angelo quella leggerezza che per lui voleva dire libertà» ci ha detto Laura dopo la proiezione. Il protagonista, scomparso poco dopo la fine delle riprese, comunica attraverso il suo occhio e una macchina, che emette le lettere alfabetiche in base al posizionamento della pupilla su una tastiera elettronica. È proprio attraverso questo stesso sguardo che avviene la ricostruzione di un linguaggio interiore, sospeso tra lo stupore e la bellezza della vita, il dolore e la consapevolezza lucida della fine.
«Il tempo è strano, lo rincorriamo in continuazione e non ci rendiamo conto che non esiste» dice Angelo prima di immergersi nell’incanto dell’eternità e mentre gli astronauti saltellano felici sulla luna. Un testamento straordinario, che consegna alla terra un inno prezioso alla vita. Lunghissimi applausi in sala ieri alla prima, per un film che consigliamo a tutti di vedere. Proiezione venerdi 12 agosto alle 16.15, La Sala.
