Cerca e trova immobili
Il divo è rimasto dispiaciuto per non aver vinto la statuetta per la sua interpretazione di Rocky in "Creed"
LOS ANGELES - Dopo la vittoria ai Golden Globes, Sylvester Stallone sperava in un trionfo agli Oscar. La statuetta però non è arrivata e questo ha mandato giù di morale il divo, che ha cercato una spalla su cui piangere nell'amico Jack Whitehall, attore e presentatore inglese.
«Non ha preso bene questo rifiuto ed è per questo che ho cercato di rincuorarlo dicendogli che c'è sempre il prossimo anno per poter vincere e che magari ci sarà un sequel di "Creed"» ha confidato Jack al Daily Mirror, rivelando un dettaglio fino ad ora sconosciuto riguardo Sylvester.
«Gli Oscar sono sicuramente un'esperienza molto strana» ha aggiunto il confidente di Stallone, che ha fatto di tutto per stare vicino al collega.
Non è la prima volta che l'attore italo-americano viene candidato agli Oscar: era già successo nel 1977 per il film "Rocky". A distanza di quasi quarant'anni Stallone pensava di riuscire a trionfare ma ad avere la meglio è stato, contro ogni previsione, Mark Rylance per il film "Il ponte delle spie".
