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SVIZZERACorti in volo con il Flying film festival

07.04.15 - 06:10
Due giovani con la passione per l’audiovisivo, un progetto innovativo fra le mani e la ferma intenzione di fargli spiccare il volo...
Fotolia
Corti in volo con il Flying film festival
Due giovani con la passione per l’audiovisivo, un progetto innovativo fra le mani e la ferma intenzione di fargli spiccare il volo...

FRIBURGO - ...nel vero senso della parola. Flying film festival è infatti il primo festival ad alta quota. A idearlo sono stati Francesca Scalisi e Mark Olexa, una coppia residente in Svizzera francese  già fondatrice di Friburgo Système D, un’associazione che nel 2013/2014 ha promosso “Dok d.o.c sur canapé”, kermesse di documentari d’autore (dok) con abbinamento di vini d.o.c. "Durante un volo di lunga durata dopo aver letto ogni rivista possibile e guardato tutti i nuovi film a disposizione finisci per immergerti nei tuoi pensieri", racconta Francesca riguardo ai retroscena della loro trovata. "Era il periodo in cui eravamo alla ricerca di un nuovo modo per promuovere i documentari al di fuori del solito circuito. A un certo punto si è accesa la lampadina: perché non organizzare il primo festival volante al mondo?". Balenata l’idea si è subito trattato di vedere se Swiss, la compagnia aerea prescelta, fosse interessata. "Trovare a chi sottoporre la bozza del progetto non è stato evidente. Dopo una giornata passata al telefono l’unica conquista è stata l’indirizzo mail del Responsabile della Comunicazione". Sembrava poca cosa e invece due giorni dopo aver inviato la loro proposta ecco le parole della manager di Inflight Entertainment: "I would like to discuss this idea with you!” ci ha scritto. È stata un’emozione indescrivibile".

Così è nato Flying film festival, una rassegna partita a marzo sui voli intercontinentali di Swiss che conta 9 cortometraggi, non più lunghi di 30 minuti l’uno, e fruibile nell’arco di tre ore. Il concorso proseguirà fino alla fine di aprile e i viaggiatori potranno trasformarsi in giuria votando il corto preferito.

Come è avvenuta la scelta dei corti?

"Abbiamo visionato moltissimi documentari e animazioni  legate ad alcuni tra i festival più importanti per il settore: IDFA ad Amsterdam, Dok Lepzig in Germania, Vision du reel in Svizzera... ma anche cercando di scoprire realtà meno conosciute che proponessero però prodotti di qualità. Abbiamo quindi selezionato sia opere famose, vincitrici di numerosi premi internazionali come "Ten minutes before the flight of Icarus"  di Arunas Matelis, sia opere meno conosciute, spesso di giovani emergenti, come “Le dimanche en famille” della svizzera Annie Gisler".

Quali le vostre aspettative?

"Da una parte vogliamo far arrivare il documentario e il film d’animazione ad un pubblico più ampio, con un’attenzione particolare ai cortometraggi caratterizzati da una forte connotazione artistica; dall’altra cerchiamo incoraggiare i giovani registi emergenti dandogli visibilità. Se anche solo il 10 per cento dei passeggeri dei voli aerei della Swiss guardasse i film in concorso durante i 2 mesi di svolgimento, il Flying Film Festival potrebbe diventare una tra le rassegne di documentari più seguite al mondo".

Lanciata il primo marzo, a un mese di distanza qual è stato il riscontro?

"A poco più di un mese dall’inizio del festival i riscontri sono positivi al punto che alcuni registi già ci contattano per chiedere se verrà fatta l’edizione del Flying film festival 2016, per poter così inviare i loro film".

Un festival prevede un premio e un vincitore, come verrà fatta la scelta?

"La scelta verrà fatta sia da una giuria di esperti del settore (tra cui i fratelli Guillaume, conosciutissimi registi d'animazione e il famoso sound designer Leslie Shatz, che ha lavorato con Sergio Leone, Gus Van Sant, Martin Scorsese), sia dai passeggeri della Swiss che dopo aver visionato i corti potranno votare il loro preferito sul sito flyingfilmfestival.com. Il premio? Non può che essere un biglietto aereo per una destinazione intercontinentale".

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