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AgendaMÜLLER: Con “No man’s land” voglio ribadire l’elveticità del film

26.03.02 - 08:12
Non se lo aspettava Marco Müller che il film co-prodotto dalla fondazione Monte Cinema Verità vincesse l’Oscar come miglior film straniero. “È un film elvetico, perché senza il contributo della Fondazione il film non sarebbe mai potuto essere realizzato”.
MÜLLER: Con “No man’s land” voglio ribadire l’elveticità del film
Non se lo aspettava Marco Müller che il film co-prodotto dalla fondazione Monte Cinema Verità vincesse l’Oscar come miglior film straniero. “È un film elvetico, perché senza il contributo della Fondazione il film non sarebbe mai potuto essere realizzato”.
Non se lo aspettava Müller che il film co-prodotto dalla Fondazione Monte Cinema Verità potesse vincere l’Oscar come migliore film straniero, lasciando a bocca asciutta il pur ottimo “Il favoloso mondo di Amèlie”, dato per sicuro vincitore dai vari pronostici.

“Stavo seguendo in diretta la lunga notte degli Oscar e quando ho sentito che il premio andava No man’s land non riuscivo a crederci - ci ha confidato Marco Mèller raggiunto a telefono - ero convinto, come la maggior parte, che a vincere sarebbe stato il film francese, dato che in genere vengono premiati i film distribuiti dalla Miramax. Inoltre a Hollywood ci sono sempre interessi economici molto forti che in genere premiano le politiche delle alleanze e quei film che mettono in moto una macchina di comunicazione che il nostro piccolo film non potrebbe mai creare ”.

È la prima volta che la fondazione Monte Cinema Verità ottiene un Oscar, ma soprattutto come sottolinea Müller è “la prima volta che un Oscar arriva a una realtà cinematografica nuova e indipendente”.

Con “No man’s land” Marco Müller ci tiene a rivendicare l’elveticità del film. “Il film non sarebbe mai potuto essere realizzato in tutta la sua pienezza se non ci fosse stato il contributo iniziale della Fondazione Monte Cinema Verità, che ha permesso ancora prima dell’inizio delle riprese, di consolidare un contesto di produzione indipendente che sta alla base della nostra Fondazione”.

Nel futuro di Müller ci sarà ancora cinema ovviamente. “Si continua il lavoro di promozione del film. La Fondazione è innanzitutto un Osservatorio e questo osservatorio si arricchisce di nuovi stimoli che arrivano dai diversi angoli del mondo che solitamente sono di nostro interesse”.

s.f

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