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BELLINZONAI Modena City Ramblers all'Espocentro e il loro ritorno con "Bella Ciao"

09.05.08 - 08:03
Il concerto si terrà il 21 maggio all'Espocentro di Bellinzona. I biglietti possono essere acquistati sia on line su www.biglietteria.ch che in tutte le filiali Manor del Canton Ticino
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I Modena City Ramblers all'Espocentro e il loro ritorno con "Bella Ciao"
Il concerto si terrà il 21 maggio all'Espocentro di Bellinzona. I biglietti possono essere acquistati sia on line su www.biglietteria.ch che in tutte le filiali Manor del Canton Ticino

BELLINZONA - Si esibirà il 21 maggio all'Espocentro di Bellinzona  lo storico gruppo emiliano dei Modena City Ramblers. La band modenese è tornato di nuovo in pista con un nuovo disco dal titolo "Bella Ciao (Italian Combat Folk for the masses). Undici canzoni del loro repertorio rivisitate per il mercato estero

L’album è stato realizzato in collaborazione con Terry Woods (Pogues) che ha affiancato la band alla produzione e compilato la track list più adatta per il CD che viene  distribuito in tutto il mondo partendo da Olanda, Belgio, Svizzera, Francia, Lussemburgo, Austria e Germania. Gran parte delle canzoni appartiene al repertorio storico dei Modena City Ramblers, dal primo disco “Riportando tutto a casa” (1994) fino proprio al recente “Dopo il lungo inverno” (2006).  I brani selezionati sono stati risuonati, ricantati, riarrangiati ed in qualche caso trasposti in lingua inglese come “Ebano” (divenuta “Ebony”) e “Musica del Tempo” (“Music of the Time”). L’album presenta anche due inediti di conclusione: la storica versione di “Bella Ciao” delle mondine (completamente “reinventata” e interpretata da Betty in una struggente e malinconica versione, “Mondina’s Bella Ciao”) e un “traditional” americano  dalle evidenti origini “irish”, “Roisin the Bow” che chiude il disco e che nell’alcolica e passionale versione di Dudu testimonia quello che rimane un grande amore dei MCR.

Gli esordi

I Modena City Ramblers nascono nel 1991 come gruppo di folk irlandese, senza alcuna pretesa di suonare per un pubblico che non fosse quello di amici e parenti. Nel 1993, stupiti del calore con cui è accolta la loro mistura di punk, celtic folk e canti della resistenza italiana, incidono lo demotape COMBAT FOLK. Nel marzo 1994 esce il primo album, RIPORTANDO TUTTO A CASA, per l'etichetta indipendente romana Helter Skelter. E' un disco con cui i Modena City Ramblers rivendicano la loro identità meticcia, fatta di Irlanda ed Emilia, dei racconti sulla Resistenza e gli anni Settanta (che loro, per ragioni anagrafiche, non hanno “vissuto” pienamente), di viaggi e di lotte. L'album funziona, e, in pochi mesi, stringono rapporti con un management (Mescal) e una major discografica (PolyGram). Il disco viene quindi ripubblicato nel novembre dello stesso anno dalla Blackout-Mercury. Nel marzo 1996 arriva nei negozi un secondo album, LA GRANDE FAMIGLIA, tutto dedicato al pubblico che si va stringendo attorno alla band. Il suono comincia a cambiare, e il folk (fin dall'inizio suonato con attitudine punk) a indurirsi, contaminandosi con il rock.
 
 


 

 

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