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ASCONADomenica "L'utopia teosofica al Monte Verità ieri e oggi: i maestri di saggezza si presentano all’umanità"

08.06.06 - 14:14
Domenica 11 giugno dalle 18.30 al Monte Verità di Ascona
Domenica "L'utopia teosofica al Monte Verità ieri e oggi: i maestri di saggezza si presentano all’umanità"
Domenica 11 giugno dalle 18.30 al Monte Verità di Ascona

ASCONA -Nella notte del plenilunio, riflettiamo sulla storia delle correnti teosofiche che hanno toccato la collina sopra Ascona. Il "ritorno del Cristo", “l’avvento di Maitreya” o in altri termini l’avvento dei maestri di saggezza che aiutano pubblicamente l’umanità ad affrontare i problemi del mondo, questa è l'utopia che ha motivato il lavoro della teosofia, una corrente di pensiero importante agli albori della storia del Monte Verità ma anche degli incontri Eranos. In che modo interpretare oggi queste ipotesi diffuse ad Ascona in particolare da Alice Bailey? Quali sono i segnali che hanno percorso trasversalmente la storia del Monte Verità? Se ne discuterà domenica 11 giugno alle 21.00 in un incontro-discussione stimolato dagli spunti proposti da Giovanni Simona, geografo, ricercatore nel campo del pensiero teosofico. In precedenza alle 18.30, si svolgerà la meditazione del plenilunio dei gemelli nel silenzio, seguita da una cena con buffet di insalate e frutta. A partire dalle 23.00 verrà proposto un itinerario notturno attorno al Monte, una festa-evento interpretata da un gruppo di artisti che potrebbe terminare alle luci dell'alba... Tutte le manifestazioni sono aperte al pubblico.
Quali sono i momenti principali di questa storia della teosofia ad Ascona? Nel 1889 vi fu un primo fermento importante nello sviluppo del Monte Verità. Alfredo Pioda di Locarno, consigliere nazionale, lanciò pubblicamente un’iniziativa di creazione di una società chiamata “Fraternitas” e un progetto di costruzione di un convento laico sulla collina chiamata Monescia che sarebbe poi diventata, pochi anni dopo, il Monte Verità. Lo scopo era di creare un luogo dove, come scrive il Pioda, “persone d’ambo i sessi, libere da ogni pregiudizio religioso ma desiderose di raggiungere l’autoconoscenza e di approfondire i misteri della vita intima della natura” potessero incontrarsi. Alfredo Pioda era accompagnato in questo progetto da due personalità centrali nella storia della teosofia, il Sig. Hartmann e la Contessa Wachtmeister, stretti collaboratori di Elena Petrovna Blavatsky che fu la fondatrice della Società teosofica.

Un altro momento saliente nella storia della teosofia ad Ascona è quello della collaborazione tra Olga Froebe, iniziatrice degli incontri di Eranos, e Alice Bailey che continuò il lavoro di Blavatsky. Froebe e Bailey collaborarono dal 1930 al 1933 e ad Ascona furono sviluppate alcune idee e progetti importanti. L’utopia che collega questi due momenti è l’idea promossa dalla teosofia che l’umanità,  stia attraversando una fase di cambiamento profondo del proprio stato di coscienza e che questo cambiamento possa pure condurre anche a una trasformazione della sua organizzazione economica e sociale. La teosofia sostiene che questo processo è favorito dai maestri di saggezza. In diverse opere esoteriche si scrive dell’esistenza dei maestri di saggezza. Sono grandi esseri che hanno pienamente risvegliato la loro coscienza e che sono considerati degli illuminati. Negli ultimi secoli della storia dell’umanità, i maestri sono rimasti perlopiù nascosti; essi hanno lavorato ispirando l’umanità, sempre nel rispetto del libero arbitrio. Secondo la teosofia ed altre correnti esoteriche i maestri si faranno conoscere pubblicamente a cavallo tra il ventesimo e il ventunesimo secolo per aiutare l’umanità ad affrontare le problematiche legate alla costruzione di una società mondiale. Questo grande evento della presenza pubblica dei maestri è chiamato dalla teosofia “Il ritorno del Cristo” usando una terminologia occidentale, ma anche l’emergenza di Maitreya, seguendo le indicazioni del buddismo, o ancora l’avvento del Messia della tradizione ebraica, di un avatar di Vishnu seguendo l’induismo, o dell’Imam Madhi, atteso da alcune correnti dell’Islam.

Ma come poter discutere di una tale utopia,  senza assumere un ruolo inadeguato o atteggiamenti di indottrinamento? Il gruppo promotore dell’evento si esprime con questi pensieri: “Attraverso vari cammini culturali e di ricerca esistenziale, abbiamo avuto l’occasione di scoprire le opere esoteriche e teosofiche. Queste opere veicolano insegnamenti e rivelazioni sorprendenti che hanno modificato il nostro modo di vivere e di pensare; esse sono state per noi un fattore di profondo risveglio ma hanno anche suscitato alcune difficoltà di orientamento per il carattere straordinario delle rivelazioni che comportano. Come disporci rispetto a queste rivelazioni sulla presenza dei maestri di saggezza? Come partecipare? Come trasmetterle? L’obiettivo della conferenza è, da un canto, di mostrare alcuni aspetti salienti della storia di questa utopia ad Ascona e, d’altro canto, di evocare alcune discussioni e riflessioni che si sono sviluppate tra di noi nel tentativo di situarci, come esseri di cultura occidentale, rispetto a un messaggio di questa portata”.

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