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AgendaTEATRO: Il ritorno di Beppe Grillo a Bellinzona

27.05.02 - 09:39
Il comico genovese sarà presente al Palazzetto del Basket il prossimo 14 giugno e per l’occasione sarà accompagnato da una band.
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TEATRO: Il ritorno di Beppe Grillo a Bellinzona
Il comico genovese sarà presente al Palazzetto del Basket il prossimo 14 giugno e per l’occasione sarà accompagnato da una band.
Beppe Grillo artista di casa, possiamo dire, dato che non c’è anno in cui il simpatico comico non si esibisca in Ticino. Anche quest’anno il comico genovese sarà a Bellinzona invitato dal quindicinale satirico Il Diavolo e dal settimanale di critica sociale Area. L’appuntamento con l’irriverente ironia di Grillo è a Bellinzona il prossimo 14 giugno al Palazzotto del Basket a partire dalle ore 21.00. Un’occasione in cui Grillo sfoggerà un nuovo repertorio di battute e di monologhi che colpiranno diversi aspetti della società e c’è chi giura che nessuno resterà impunito. A Bellinzona Beppe Grillo sarà accompagnato da una band. La prevendita dei biglietti è già iniziata. Tutti i posti sono a sedere, ma non numerati.

Prevendita:
Libreria leggere in Corso San Gottardo 88 a Chiasso
Libreria dei ragazzi in Via Gismonda 9 a Mendrisio
Mandrake Jazz & Comix in Corso Elvezia 2 a Lugano
Boa Music in Corso Pestalozzi 4 a Lugano
By Pinguis in via Il Moro 15 a Bellinzona
Music City Soldini in Piazza Grande a Locarno
Eco Libro in Via Giovannini 6 a Biasca

Biografia
Beppe Grillo, comico, provocatore e geniale scatenatore di risate a ruota libera, nasce a Savignone, in provincia di Genova, il 21 luglio del 1948. Dopo una serie di "prove tecniche" nei locali cittadini, improvvisa un monologo di fronte a una commissione Rai, alla presenza di Pippo Baudo: il piccolo schermo è pronto ad accoglierlo. Da questa esperienza infatti scaturiscono le sue prime partecipazioni doc alle trasmissioni televisive, da "Secondo voi" (nel 1977) a "Luna Park (1978), imponendosi subito con i suoi monologhi di satira di costume e rompendo, con l'improvvisazione, quelli che erano gli schemi a cui era abituata la tv. Nel 1979 partecipa alla prima serie di "Fantastico", il programma abbinato alla lotteria a cui fanno seguito "Te la do io l'America " (1981) e "Te lo do io il Brasile" (1984) con la regia di Enzo Trapani, dove Grillo porta le telecamere fuori dagli studi televisivi per una sorta di diario di viaggio. Ormai la televisione nazionale gli spalanca braccia e porte, ospitandolo nei programmi di punta, dalle altre serie di "Fantastico" a "Domenica in", in cui Grillo concentra in pochi minuti le sue performance raggiungendo altissimi indici di ascolto. Il Festival di Sanremo del 1989 lo consacra definitivamente come terrorista comico della tv: 22 milioni di telespettatori rimasero quella sera incollati davanti allo schermo per seguire i suoi attacchi al vetriolo al mondo della politica (celebre ormai la battuta contro Martelli a Malindi) e la sua voce inconfondibile cominciò ad essere spunto per una serie inesauribile di imitatori. Il suo modo di fare spettacolo si fa sempre più graffiante e corrosivo, dalla satira di costume passa ad affrontare temi più scottanti di carattere sociale e politico, facendo rabbrividire i vari dirigenti della televisione che nonostante il "rischio" continuano ad invitarlo nelle loro trasmissioni. Riesce persino a sconvolgere i canoni tradizionali della comunicazione pubblicitaria, con la sua campagna promozionale per una famosa marca di yogurt, che gli fa vincere i premi più prestigiosi del settore (Leone d'oro di Cannes, premio A.N.I.P.A., Art Director's club, Spot Italia Pubblicità e successo). Oltre agli impegni televisivi, che gli fruttano la bellezza di sei Telegatti, e agli innumerevoli spettacoli dal vivo, dove esprime al massimo le sue doti di grande comunicatore, Beppe Grillo si dedica anche al cinema, realizzando con successo i seguenti film : Cercasi Gesù (1982) diretto da Luigi Comencini (che vince il David di Donatello), Scemo di Guerra (1985) con la regia di Dino Risi (partecipa al Festival di Cannes) e Topo Galileo (1988) di Laudadio (che rappresenta l'Italia al Festival di Rio de Janeiro) con sceneggiatura e soggetto scritti insieme a Stefano Benni. Nel 1990 Grillo abbandona la televisione con uno strappo definitivo: nel corso di un programma il monologo furente del comico genovese viene interrotto da Baudo che pubblicamente "si dissocia" da quelle parole. Da quel momento Grillo è in esilio forzato. Nel 1992 ritorna, con un trionfale successo, sul palcoscenico con un Recital i cui contenuti mostrano una nuova evoluzione, si spostano gli obbiettivi della sua satira: ad essere presi di mira non sono più i politici ma la gente comune e il suo comportamento irresponsabile soprattutto nei confronti dell'ambiente. Nasce una nuova satira : quella ecologica. Nel 1994 Beppe Grillo torna in televisione, su Raiuno, con due recital dal Teatro delle Vittorie. Questa volta l'attacco è rivolto ai pubblicitari, la Sip, il 144, Biagio Agnes. La veemenza del suo monologo è tale da far registrare il giorno successivo allo show un vertiginoso calo delle chiamate al 144 e nei mesi successivi la definitiva chiusura del servizio telefonico. Le due puntate raccolgono i consensi di un vastissimo pubblico (la seconda serata è seguita da 16 milioni di telespettatori).
In seguito si dedica soprattutto a performance dal vivo; La tournée dal 1995 , con lo spettacolo 'Energia e informazione' tocca oltre 60 città italiane raccogliendo più di 400.000 spettatori. Il nuovo spettacolo di Beppe Grillo viene trasmesso su alcune reti televisive straniere ( in Svizzera su TSI e in Germania su WDR ). Lo stesso spettacolo viene censurato dalla RAI che annulla la messa in onda già programmata per il 10/01/1996. Negli anni successivi continua la sua attività con spettacoli dal vivo, 'Cervello' (1997) e 'Apocalisse morbida' (1998), riscuotendo un largo consenso di pubblico. Nel 1998, dopo cinque anni di assenza dai teleschermi italiani, inizia la sua collaborazione con Telepiù che manda in onda, in chiaro i suoi ultimi spettacoli. Nel 1999 si presenta con un nuovo spettacolo, trasmesso da Telepiù la notte di Capodanno, dal titolo "Discorso all'Umanità". A marzo 2000 comincia il nuovo tour con lo spettacolo "Time out", 70 date in tre mesi.

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