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COMO / TICINO"Blitz" in Ticino per recuperare il cane

12.10.10 - 17:07
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"Blitz" in Ticino per recuperare il cane

COMO - Un vero e proprio blitz programmato, e ben riuscito, per recuperare il cane che era stato rapito dalla fidanzata e che si era trasferita nel Luganese.

I protagonisti della singolare vicenda sono una due giovani comaschi, e i responsabili del tribunale degli animali dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) di Como, coordinati dal presidente nazionale Lorenzo Croce e dall’avvocato Grazia Scarola. Il motivo della contesa è un cane di razza bouledogue francese di nome Firpo, acquistato a fine 2008 da un giovane comasco. L'animale, registrato all'anagrafe canina con i dati del ragazzo, vive con lui e la fidanzata fino al novembre del 2009, quando la coppia si separa, pur mantenendo buoni rapporti che consentono alla ragazza di vedere saltuariamente il cane.

Nel luglio di quest'anno la giovane fa perdere le sue tracce, portando via anche Firpo. Solo alcune settimane dopo, il proprietario del cane scopre che la ragazza vive, insieme al cane, in Canton Ticino. Da qui la decisione del ragazzo di rivolgersi al tribunale degli animali di AIDAA di Como, dove insieme all’avvocato Grazia Scarola ed ai vertici nazionali di AIDAA è stato messo a punto un vero e proprio “piano segreto” per poter recuperare il cane in maniera assolutamente legale e legittima. Il ragazzo, dopo aver recuperato tutto l’incartamento che dimostrava che il piccolo Firpo era di sua proprietà, nei giorni scorsi alle prime luci dell’alba si è appostato nelle vicinanze della casa della sua ex fidanzata. Verso l’ora di pranzo, dalla casa della ex esce l'attuale convivente insieme al cane. Presentatosi al nuovo fidanzato, il giovane ha spiegato che il cane è suo, e ha chiesto cortesemente la legittima restituzione di Firpo.

Di fronte al diniego del fidanzato dell'uomo, il ragazzo, seguendo il piano messo a punto in precedenza, ha chiamato la Polizia cantonale, precedentemente allertata, la quale, giunta sul posto, ha identificato il cane Firpo, che dalla lettura del microchip è risultato essere di proprietà del giovane comasco. Il legittimo proprietario è stato quindi autorizzato a rientrare in Italia, dopo le visite veterinarie di rito. Il presidente di AIDAA Lorenzo Croce ha espresso la sua soddisfazione per l'esito della vicenda. "Un ringraziamento agli agenti della Polizia cantonale che hanno operato con una grande professionalità. In questo caso possiamo davvero dire: tutto è bene quel che finisce bene”.

Foto Internet

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