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MobilitàProteggere l’ambiente con buoni pneumatici e la giusta pressione

09.07.21 - 08:00
Con gli pneumatici giusti, è possibile ridurre le emissioni di CO₂.
Getty Images/iStockphoto
La giusta pressione permette di risparmiare e ridurre le emissioni di CO₂.
La giusta pressione permette di risparmiare e ridurre le emissioni di CO₂.
Proteggere l’ambiente con buoni pneumatici e la giusta pressione
Con gli pneumatici giusti, è possibile ridurre le emissioni di CO₂.
Un attrito corretto riduce il consumo di carburante e permette inoltre di risparmiare.

Gli pneumatici sono tutti uguali? Lo pensano in molti ma non è proprio così. Lo pneumatico è un prodotto complesso. È costituito da fino a venti parti differenti e da più di dieci diverse miscele di gomma. E proprio come per tanti altri prodotti, la produzione e l’utilizzo generano emissioni di CO₂. Circa il dodici per cento delle sostanze nocive viene emesso durante la produzione mentre l’80 per cento durante l’utilizzo.

Sempre più produttori di pneumatici prestano attenzione alla scelta delle materie prime e alla sostenibilità per ottimizzare i processi di produzione. Le alternative sostenibili al classico caucciù naturale stanno iniziando ad affermarsi.

Gli pneumatici influenzano pesantemente i consumi

Anche nell’utilizzo quotidiano, gli pneumatici hanno un influsso diretto sull’ambiente e sul portafogli. A causa della resistenza al rotolamento, un quinto dei consumi delle auto è da ricondurre alle gomme. Nel traffico cittadino può arrivare fino a un terzo. La regola generale: minore è la resistenza al rotolamento, minore è il consumo e quindi le emissioni di CO₂.

Secondo l’ADAC (l’automobile club tedesco), a velocità costante, la differenza sul consumo tra i migliori e i peggiori pneumatici (di dimensioni 155/70 R13) ammonta a circa 0,3 litri per 100 chilometri. Per pneumatici 205/55 R16 è di 0,33 litri. Per l’utilizzo quotidiano, il potenziale di risparmio per pneumatici con resistenza al rotolamento ottimale è stimato a 0,15 litri per 100 chilometri. Su una percorrenza di 10 000 chilometri all’anno, si parla quindi di 15 litri di carburante e 36 chilogrammi di CO₂.

Scegliendo gli pneumatici giusti, è possibile ridurre le emissioni di CO₂ e al contempo risparmiare. Ma come si può capire che resistenza al rotolamento offrono i diversi pneumatici? Le informazioni sono contenute nell’etichetta degli pneumatici che deve essere applicata a tutti i prodotti venduti in Svizzera. È simile all’etichetta utilizzata per gli elettrodomestici e aiuta a riconoscere gli pneumatici più efficienti dal punto di vista energetico.

Anche la pressione è importante

L’etichetta mostra tre indicazioni. La resistenza al rotolamento e quindi l’efficienza energetica è indicata con una scala che va da A a G. A è la classe migliore, quindi la più efficiente, e G la peggiore. La stessa scala è utilizzata sull’etichetta per indicare la resistenza sul bagnato. Non ha un influsso diretto sull’ambiente ma è un importante criterio di sicurezza. La terza indicazione riguarda la rumorosità.

La buona notizia: è possibile ridurre le emissioni di CO₂ anche senza comprare nuovi pneumatici. La giusta pressione è l’elemento determinante. Occorre quindi testare regolarmente la pressione degli pneumatici, soprattutto in occasione di escursioni termiche importanti come è il caso in questo periodo. In un solo mese, la pressione può diminuire fino a 0,2 bar.

Alcuni test hanno dimostrato che in caso di pressione troppo bassa, il consumo aumenta di anche 0,3 litri per 100 km. La pressione dovrebbe quindi almeno corrispondere sempre a quella indicata dal produttore. Il TCS consiglia addirittura di aumentarla di 0,5 bar per ridurre i consumi ed evitare costi superflui alla pompa di benzina.

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