Umorismo, teatralità e abiti mozzafiato creati con materiali di scarto:
circa mezzo milione di persone su TikTok e Instagram seguono Pattie Gonia e i suoi consigli per proteggere l’ambiente.
In breve:
Una drag queen su un sentiero di montagna. Indossa un meraviglioso abito fatto di materiali di scarto e tiene in mano un sacchetto di carta. Vi guarda e dice: «Se siete riusciti a tenervi quel rifiuto del vostro fidanzato per ben due anni, potete portare con voi questa spazzatura per altri cinque minuti.»
La breve scenetta diventa virale. Tre milioni di visualizzazioni su Instagram e 1,3 milioni su Tik Tok. È uno dei video più visti di Pattie Gonia. E riassume tutto ciò per cui si batte la drag queen e attivista statunitense: protezione dell’ambiente, umorismo e tanta teatralità.
Cos’hanno in comune drag e diritti sociali?
Pattie Gonia è un personaggio fittizio creata da Wyn Wiley. Il fotografo statunitense riunisce in Pattie le sue due grandi passioni: drag e protezione dell’ambiente. Da questo proviene anche il nome Pattie Gonia scelto in onore della marca outdoor preferita Patagonia.
La drag queen non esiste quindi solo per intrattenere ma anche per comunicare un importante messaggio al mondo. E il mondo ascolta: Pattie Gonia ha 525 000 follower su Instagram e 152 000 follower su Tik Tok.
In un‘intervista con Vogue USA Pattie ha spiegato di non essere assolutamente la prima drag queen a unire drag e rivendicazioni sociali: «molte persone non sanno che le radici del drag si trovano proprio nella lotta per la giustizia sociale. Le drag queen, principalmente le Queens of Color, lottavano in prima fila nel movimento per i diritti degli omosessuali. Oggi il mio obiettivo è onorare le radici del drag per la lotta sociale e combattere per i diritti dell’ambiente.»
Anche alcune grandi marche outdoor come North Face collaborano con Pattie Gonia
Tutti dovrebbero trascorrere del tempo nella natura
Chi segue Pattie Gonia sui social media potrebbe pensare che si occupi solo di camminare un giorno sì e uno no tutta tronfia nella natura da sola con i suoi tacchi a spillo. Non è per niente così: comunità e società sono un pilastro centrale del lavoro della drag queen. Qualche tempo fa, ha fondato la ONG The Outdoorist Oath. L’organizzazione ha come scopo quello di motivare il maggior numero possibile di persone a proteggere a loro volta l’ambiente. Un altro progetto che sta molto a cuore a Pattie si chiama Brave Trails: si tratta di un camp estivo per giovani queer che mira a rendere più inclusiva la community outdoor.
Pattie Gonia si impegna affinché tutti trascorrano più tempo nella natura poiché ritiene, come dichiarato a Vogue UK: «se ci innamoriamo della natura avremo le motivazioni giuste per combattere e impegnarci per lei.»
Con Vogue, Pattie Gonia ha inoltre condiviso anche i suoi migliori consigli per imparare ad amare la natura, come ad esempio: «scoprite le meraviglie naturali nascoste vicino a casa vostra» o «non servono equipaggiamenti costosi».
Che si tratti della sua missione, dei suoi strabilianti abiti o del contenuto dei suoi video, la maggiore fonte di ispirazione per Pattie Gonia è proprio la natura stessa: «adoro sfruttare il drag come parco giochi per presentare la bellezza che vedo nella natura». In questo video, Pattie Gonia si presenta come una versione drag della specie Sturnella Neglecta. Grazie a questi piccoli uccelli, il video illustra le conseguenze del riscaldamento climatico. Inoltre: «gli uccelli sono le drag queen del cielo», dichiara Pattie alla rivista Outside.
La drag queen svizzera che si batte per i diritti degli animali
Ma perché guardare agli Stati Uniti quando anche la Svizzera ha una sua drag queen attivista? Il suo nome è «Soya the Cow» e dietro questo personaggio fittizio troviamo l’artista svizzero Daniel Hellmann. Al contrario di Pattie Gonia, Soya non si batte esplicitamente per la protezione ambientale bensì per i diritti degli animali. Hellmann scrive sul suo sito web che Soya the Cow è «una creatura drag sex positive, femminista e vegana che spezza il binarismo dei sessi e delle specie.» E continua: «Soya the Cow danza, canta e parla per la liberazione di tutti. Soya è nata per ispirare e mettere in discussione lo status quo. Lotta per gli animali e per tutti coloro che non riescono a far udire la propria voce.»
mancava solo questo, al peggio non c'è limite
the new Monsters.
scusate ma perchè dovrebbe interessarmi l'oppinione di un transessuale sul ambiente o gli animali ?
Se evitaste di pubblicare questa pattumiera dareste migliore figura
Fusaro e la società liquida
Personalmente preferisco la Pat Onza
Per tutti quei commenti come schifo o denigratori , essere drag queen è un arte, non centra nulla con i travestiti comuni o coloro che evirano il proprio corpo dicendo di essere dell'altro sesso. È molto di più di questo ed esiste nella nostra cultura da millenni. Poi come tutte le arti può non piacere.
Ti stai rivolgendo ad un pubblico autoctono, per la gran parte, l'arte si ferma al Grande Fratello.
Il wokismo non è arte, solo melma.
Ah! adesso è un arte fare la tracchechin?
mah..a casa mia l'arte é di tutt'altro genere, e visto che per "genere" oggi si intendono molte cose, intendo: fotografia, pittura, musica, cinema, ...
Non da adesso, a quanto sembra lo è dalla fine dell'800! Già a quei tempi vi erano paesi e realtà con menti meno bigotte e più progressiste che non l'attuale sud delle Alpi...
Schifo
L’apoteosi del nulla assoluto…..
Ora voglio darmi al littering
Ho voglia di mettere un copertone sul grill.
non ho idea di cosa ho appena visto..sicuri che a casa va tutto bene? xD
Ci mancava solo l'attivista Drag Queen. Però trovo più bello il nome del suo collega svizzero: "the cow" ci sta proprio a pennello....