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LifestyleMisure individuali e collettive contro l’ansia climatica

07.04.23 - 11:00
Gli effetti psicologici della crisi climatica non vanno sottovalutati. Consigli utili dal libro «A Field Guide to Climate Anxiety».
#NOISIAMOILFUTURO
Nevicate sempre più rare, catastrofi naturali sempre più frequenti, prospettive future sempre più fosche: come possiamo gestire le paure e le preoccupazioni che derivano dalla crisi climatica?
Nevicate sempre più rare, catastrofi naturali sempre più frequenti, prospettive future sempre più fosche: come possiamo gestire le paure e le preoccupazioni che derivano dalla crisi climatica?
Misure individuali e collettive contro l’ansia climatica
Gli effetti psicologici della crisi climatica non vanno sottovalutati. Consigli utili dal libro «A Field Guide to Climate Anxiety».

Le rarissime nevicate di quest’inverno non hanno fatto che sottolineare che, anche nel nostro Paese, sono sempre di più le persone che si preoccupano per la crisi climatica. E magari non si tratta solo di preoccupazione ma anche di ansia, paura e tristezza. L’effetto della crisi climatica sulla salute psichica viene chiamato «Climate Anxiety» o ansia climatica.

È proprio per questo che la professoressa americana di scienze ambientali Sarah Jaquette Ray ha pubblicato il libro «A Field Guide to Climate Anxiety». Ray ritiene che senso di impotenza e rassegnazione non sono utili ma anzi addirittura nocivi. Ecco alcuni dei suoi consigli e istruzioni pratiche per contrastare l’ansia climatica.

    1. È normale che vi sentiate così
      Sarah Jaquette Ray scrive che è normale in questo periodo storico sentirsi preoccupati, impauriti o stressati. Riconoscete le vostre emozioni. Questo vi aiuterà ad accettarle e gestirle.

    2. Informatevi
      Perdendo la giusta prospettiva, il peso può diventare eccessivo. Informatevi sui fatti e sulle correlazioni scientifiche del riscaldamento globale nonché sui suoi effetti sull’ambiente e sulla società. Una migliore comprensione può aiutare a ridurre il sentimento di sopraffazione e insicurezza.

    3. Un passo alla volta
      Molte persone si sentono impotenti di fronte a questa enorme crisi climatica. Concentratevi su voi stessi: riflettete sui passi che potete intraprendere personalmente per contribuire a proteggere l’ambiente anche se significa semplicemente assumere un comportamento più responsabile per quanto riguarda gli acquisti. Siate attivi: nel vostro Comune, nel vostro ambiente. Agire aiuta a sentirsi meno impotenti.

    4. L’unione fa la forza
      Parlate con le persone, create collegamenti, cercate chi la pensa come voi, impegnatevi in politica. Unitevi a gruppi e organizzazioni che si impegnano per l‘ambiente. Comunicate le vostre paure e le vostre ansie. La sensazione di essere parte di una comunità può aiutare a sentirsi meno isolati e soli. Anche i social media possono aiutare in questo caso.

    5. Concentratevi sul qui e ora
      Esercizi di consapevolezza, yoga, meditazione e passare del tempo nella natura possono aiutare a non farsi risucchiare in un turbine di pensieri ma a restare invece ancorati al qui e ora.

    6. Ascoltare prospettive diverse
      La crisi climatica può anche essere un’occasione per cambiamenti positivi. Cercate ispirazione in storie a lieto fine nate proprio dalla crisi climatica. Ne esistono molte! Seguite aziende mediatiche che trasmettono reportage costruttivi.

    7. Self-Care
      E non da ultimo: la cura di sé. Se non ci si prende cura di sé stessi, è più facile lasciarsi sbilanciare da paure e ansie. Prendetevi del tempo per voi stessi e per le cose che vi rendono felici. È importante ricordare una cosa: l’ansia climatica può assumere molte forme diverse e molto diverse possono essere anche le misure che aiutano a contrastarla. Ogni persona è diversa e non ci sono soluzioni universali. Anche questo fa parte della cura di sé: imparare cosa ci fa bene e quali misure sono utili nel nostro caso specifico.

 


#NOISIAMOILFUTURO

«A Field Guide to Climate Anxiety» di Sarah Jaquette Ray è disponibile attualmente solo in lingua inglese.
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COMMENTI
 

Buonsenso? 1 anno fa su tio
Per chi sta più in ansia per la malnutrizione e la povertà,la disuguaglianza economica e l ingiustizia sociale la ricetta c è?

Antinegazionista 1 anno fa su tio
Chissà se il giorno che apriremo il rubinetto e non uscirà acqua saremo sempre così menefreghisti....Chissà perché ci arrabbiamo con gli ambientalisti ma non diciamo nulla quando una nave sversa petrolio nel mare...Chissà!?!?!?

bradipo 1 anno fa su tio
Risposta a Antinegazionista
È più semplice negare l'evidenza e continuare a bruciare risorse che mancheranno, forse non ai nostri figli, ma di sicuro ai nostri nipoti. Accettare come veritieri questi allarmi sarebbe ammettere di essere partecipi alla rovina di QUESTO pianeta (non il NOSTRO), pertanto da meno problemi denigrare i relatori e proseguire sulla propria strada voltando lo sguardo altrove...

Don Quijote 1 anno fa su tio
Io sono preoccupato per il cancro, il clima non mi fa perdere il sorriso ne il sonno, anzi, mi godo le giornate più miti.

IlBiologo 1 anno fa su tio
I responsabili degli effetti psicologici sono gli eco-terroristi e i media-pappagallo che danno voce a quei mantra. Ma passerà anche questa mania. stiamone pur certi.

Dannn 1 anno fa su tio
Manicomio

ZioG. 1 anno fa su tio
Gli ambientalisti potrebbero incollarsi sul fondo dell’oceano come protesta