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#NOISIAMOILFUTURO«Cerchiamo di utilizzare quello che abbiamo: acqua, sole, vento… e testa»

22.01.21 - 13:37
Keystone
«Cerchiamo di utilizzare quello che abbiamo: acqua, sole, vento… e testa»
La Svizzera è in ritardo rispetto a molti altri Paesi europei per quanto riguarda la produzione di energia solare ed eolica pro capite

Circa il 60 per cento dell’elettricità consumata in Svizzera viene prodotta con energie rinnovabili. Per la maggior parte di tratta di energia idrica. Le nuove fonti energetiche come il sole e il vento hanno invece un impatto marginale sulla produzione di elettricità all’interno del Paese. La fondazione svizzera dell’energia SES ha confrontato la produzione pro capite di energia solare ed eolica (le cosiddette nuove energie rinnovabili) in Svizzera con quella di altri 28 Stati dell’Unione europea. Nel 2019, nel nostro Paese venivano prodotti 284 chilowattora di elettricità solare ed eolica per abitante.
In Germania erano più di 2000 chilowattora, in Austria più di 1000 chilowattora e in Francia e in Italia circa 700 chilowattora. La Svizzera ha guadagnato una posizione rispetto allo scorso anno e ora si trova in ventiquattresima posizione (su 29) poco sopra Repubblica Ceca, Ungheria, Slovenia, Slovacchia e Lettonia. Al primo posto si trova la Danimarca seguita da Germania, Svezia, Irlanda e Portogallo.

Se si considera solo il fotovoltaico, la Svizzera si trova al settimo rango. Al primo posto per quanto riguarda l’energia solare troviamo Germania, Malta, Italia, Belgio e Grecia. Il fatto che anche le nazioni del nord dell’Europa si trovino tra le prime posizioni dimostra che la diffusione del fotovoltaico non è dovuta solo all’intensità dell’irraggiamento solare. L’Ufficio federale dell'energia stima che il potenziale di produzione di energia solare sui tetti e le facciate degli edifici in Svizzera ammonta a 67 terawattora all’anno ossia 40 volte superiore rispetto a quanto possibile oggi. La SES ritiene che sia realistico calcolare tra gli 80 e i 100 terawattora: «Oltre ai tetti e alle facciate, anche altre costruzioni come dighe e ripari fonici possono essere sfruttati in maniera sostenibile e dotati di pannelli solari», spiega Felix Nipkow, capo del servizio specializzato nelle energie rinnovabili della SES. Grazie a un potenziamento infrastrutturale, il conflitto tra protezione dell’ambiente e conservazione del paesaggio potrebbe essere evitato.

L’efficienza energetica deve essere migliorata
Considerati gli sforzi recenti verso la protezione climatica e la decarbonizzazione, il ruolo del settore della produzione di elettricità diventa sempre più importante. La rinuncia all’utilizzo di vettori energetici fossili come il petrolio causa un aumento della domanda di elettricità. «L’elettrificazione nel settore dei trasporti e degli edifici causerà un aumento nella domanda interna di elettricità», spiega Nipkow. «Il potenziamento dello sfruttamento delle energie rinnovabili è la più semplice delle misure per la protezione del clima. Dovremmo cercare di utilizzare quello che abbiamo: sole, vento, acqua… e testa.» Oltre all’aumento della produzione di elettricità tramite fonti energetiche rinnovabili, è necessario anche un aumento dell’efficienza. Come esempio di miglioramento dell’efficienza energetica, Nipkow cita ad esempio i veicoli elettrici, nei quali le perdite di energia sono molto minori rispetto ai motori tradizionali, nonché un buon isolamento termico degli edifici per minimizzare le perdite di calore.

#NOISIAMOILFUTURO
Il movimento nazionale #NOISIAMOILFUTURO è sostenuto da rinomate imprese svizzere e da SvizzeraEnergia. L’obiettivo è invogliare la popolazione svizzera ad organizzare le proprie giornate in maniera più efficiente dal punto di vista energetico e ad impegnarsi attivamente per i temi dell’energia e della protezione del clima. In qualità di partner media, 20 Minuti sostiene #NOISIAMOILFUTURO con approfondimenti, reportage e quiz.

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