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Strategie di riduzione della calura nelle città svizzere

Isole di calore nelle cittàStrategie di riduzione della calura nelle città svizzere

09.06.23 - 11:11
Il surriscaldamento delle città in Svizzera non è un fenomeno inevitabile.
Foto: Vincent Ghilione (Unsplash)
Troppo asfalto, troppo poco verde: le città svizzere diventano incandescenti durante l’estate.
Troppo asfalto, troppo poco verde: le città svizzere diventano incandescenti durante l’estate.
Strategie di riduzione della calura nelle città svizzere
Il surriscaldamento delle città in Svizzera non è un fenomeno inevitabile.
Grazie ad alcune misure e strategie mirate, le grandi città del nostro Paese realizzano soluzioni differenti per contrastare la calura.

In breve

    • Il riscaldamento climatico causa un aumento dei periodi di canicola in particolare nelle città. Questo fenomeno si chiama «effetto isola di calore».
    • Questo effetto fa sì che durante l’estate nelle città svizzere la temperatura notturna sia fino a 7 °C superiore rispetto alla campagna.
    • Le grandi città svizzere attuano differenti strategie per contrastare il surriscaldamento.

 

I periodi di canicola diventano sempre più frequenti, lunghi e caldi. Lo dimostrano i rapporti dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) e di MeteoSvizzera. E non solo: in città, le temperature sono generalmente più elevate che in campagna. Nei mesi estivi, l’impatto dei periodi di canicola sulla popolazione si fa sempre più pesante. La causa principale del surriscaldamento delle città sono le tante superfici impermeabilizzate che assorbono il calore del sole riscaldando sempre più le aree circostanti.

Le città hanno però i mezzi per contrastare questo cosiddetto «effetto isola di calore». La parola chiave è «adattamento ai cambiamenti climatici». La città di Zurigo ha organizzato un’esposizione (la cui chiusura è stata prorogata a settembre 2024) che mostra le misure attuate per rinfrescare la città durante l’estate. Tra queste troviamo ad esempio l’importanza della vegetalizzazione nonché la considerazione delle correnti naturali d’aria fredda nel quadro della pianificazione edile.

Come affrontano la calura le altre grandi città svizzere? Cosa fanno per contrastare le temperature sempre più elevate? Quali sono i punti principali sottolineati nei loro siti web o nelle comunicazioni alla popolazione? Una panoramica delle misure attuate a Ginevra, Basilea, Losanna, Berna e Lucerna.

 

Ginevra: «Cool City» per tutti

Il progetto cantonale per la riduzione della calura a Ginevra ha un nome che è tutto un programma: «Cool City». Una particolare attenzione è data alla modifica degli spazi pubblici in modo che gli abitanti possano sentirsi a proprio agio nonostante il caldo. Concretamente, verranno create delle cosiddette isole di fresco. Un progetto pilota ha permesso di trasformare un parcheggio in un’oasi verde urbana. Le misurazioni confermano: le temperature in questo spazio, in confronto alle zone circostanti, hanno potuto essere ridotte.

 

Basilea: 80 pagine di misure

Il Cantone di Basilea Città persegue una doppia strategia per quanto riguarda i cambiamenti climatici. Così sta scritto sul sito web delle autorità cantonali. La strategia è costituita da misure preventive per la protezione del clima nonché da misure di adattamento per contrastare gli effetti inevitabili dei cambiamenti climatici a cui appartengono anche le misure per la riduzione della calura. Nel 2021, il consiglio comunale ha pubblicato un rapporto di 150 pagine sul tema con ben 80 pagine in cui vengono descritte le numerose misure adottate, inclusi i singoli stati di attuazione. Davvero esemplare!

 

Losanna: solidarietà e fogliame

Cercando su Google «infuocato» e «Losanna» ci si trova davanti il risultato «l’infuocata battaglia di Losanna», ossia l’infuocato quarto di finale tra Austria e Svizzera terminato 7-5 durante il campionato del mondo di calcio del 1954. Durante la partita, il portiere austriaco ha sofferto anche di un’insolazione. Ma parliamo ora del «Plan climat lausannois», ossia del piano climatico della città di Losanna: la solidarietà fa parte delle maggiori priorità. L’obiettivo è migliorare la qualità di vita di tutti i cittadini e di tutte le classi sociali. Ad esempio, la superficie della corona degli alberi nell’area urbana verrà aumentata del 50 per cento entro il 2040.

 

Berna: i cittadini danno il loro contributo

A Berna non si parla di riduzione della calura bensì di «ottimizzazione climatica». La città vuole coinvolgere l’intera popolazione e, grazie a consigli e know-how, punta sulla collaborazione tra «professionisti e privati». Oltre a un esaustivo catalogo di misure per le strategie comunali, la città mette a disposizione anche un aiuto all’attuazione per le persone che vogliono realizzare progetti di adattamento climatico nel contesto privato: «Il dettagliato manuale pratico sulla natura in città, che promuove l’aumento della biodiversità urbana, costituisce una solida base per tutti coloro che vogliono creare personalmente uno spazio vitale naturale.» Sicuramente può essere utile anche a chi abita in altre città.

 

Lucerna: il clima cambia, Lucerna anche

Il caldo che sentite aumentare sempre più è reale o immaginario? Sul sito web per l'adattamento climatico della città di Lucerna, gli abitanti possono informarsi se effettivamente abitano in un quartiere surriscaldato della città. Attualmente vengono applicate o sono in fase di pianificazione ventuno misure per la riduzione della calura. Una delle possibili misure è un rivestimento di colore chiaro per le strade: questa misura è al momento in fase di test per verificarne il potenziale.

 

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COMMENTI
 

vulpus 10 mesi fa su tio
Le città sono vittime del loro sviluppu sfrenato . Evidentemente è un fatto acquisito che questi materiali accumuloni calore per poi rilasciarlo . E non è da oggi che le città sono più calde rispetto alla campagna. Sicuramente la vegetazione è la più efficace in tutti i sensi. Ma anche l'allineamento dei palazzi è determinante nel facilitare la circolazione dell'aria.

Don Quijote 10 mesi fa su tio
Durante i periodi di calura nel medioevo si lavorava lo stretto necessario, e si cercava rinfresco all'ombra di una pianta o tra le spesse mura in pietra di una casa. Oggi viviamo in container di calcestruzzo, e pavimentazioni continue tra un edificio e l'altro che comportano un grande accumulo di energia solare, frenano la circolazione dell'aria alla quale cedono calore, quasi un forno per le pizze... Non bisogna inventare niente, abbiamo la soluzione nel passato, quando l'uomo aveva una sorprendente adattabilità all'ambiente e si lamentava meno.

Meck1970 10 mesi fa su tio
stanno impazzendo ..... è inutile che lo dicono a noi piccoli. Hanno o stanno rovinando tutto e ce la stanno facendo pagare a noi piccoli.

Stellina40 10 mesi fa su tio
Se si smettesse di costruire...costruire...costruire , appartamenti che resteranno vuoti per secoli, e salvaguardare quel poco di verde che è rimasto...

Elisa_S 10 mesi fa su tio
Chissà se a lungo andare ci sarà un fuggi fuggi dalle ambite città...Con calo dei prezzi degli attuali immobili da bollino rosso...

SO2 10 mesi fa su tio
Non so di quanti secoli si abbia ancora bisogno per capire che anche in Svizzera l aria condizionata in edifici e mezzi di trasporto deve essere la norma...ma certo i proprietari d'immobili sono troppo occupati ad aumentare gli affitti ed a guardare bellamenete i loro investimenti crescere senza motivo per fare delle vere migliorie.,,E poi quando fa comodo, si tira fuori il cambiamento climatico a mo di scusa

Don Quijote 10 mesi fa su tio
Tra un po inizieranno ad eregire tempi in nome della crisi climatica, con tanto di sacerdoti e vescovi che ordinano alle pecore d'incollarsi alle strade e compiere atti di vandalismo in segno di fede.

La vita è dura 10 mesi fa su tio
piantare più alberi e piante

Thinks 10 mesi fa su tio
Risposta a La vita è dura
Non le vogliono perché dopo cadono e schiacciano i pedoni svegli come un gatto di marmo... 😂😂😂