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Innovazione & energiaLe centrali eoliche non fanno strage di uccelli

12.02.22 - 11:48
20min/Simon Glauser
Una ricerca ha rivelato che sono pochissimi gli uccelli che muoiono a causa dei rotori delle centrali eoliche.
Una ricerca ha rivelato che sono pochissimi gli uccelli che muoiono a causa dei rotori delle centrali eoliche.
Le centrali eoliche non fanno strage di uccelli
Contrariamente a quanto pensa la maggior parte delle persone, solo una piccola percentuale di uccelli muore a causa delle centrali eoliche. I peggiori killer sono in realtà… i gatti domestici.

Alcuni pregiudizi sono ardui da superare. Tra questi troviamo ad esempio la diffusa opinione che ogni anno molti uccelli muoiono a causa dei rotori delle centrali eoliche. Ma davvero le centrali eoliche sono positive per l’ambiente ma pericolose per la fauna? Di questa domanda si è occupato l’Ufficio federale dell’energia giungendo alla seguente conclusione: solo pochissimi uccelli muoiono a causa del contatto con i rotori.

Gatti e auto sono i veri killer

Secondo le stime dell’Ufficio federale dell’energia, ogni anno in Svizzera 36 milioni di uccelli muoiono per mano dell’uomo o a causa delle sue attività. I peggiori killer di uccelli sono tuttavia gli altri animali: circa 30 milioni di uccelli vengono uccisi dai gatti domestici. Cinque milioni sbattono fatalmente contro facciate di vetro e circa un milione sono vittima del traffico.

Lo studio arriva alla conclusione che nel settore dell’energia eolica la sicurezza degli uccelli viene presa molto sul serio: ogni progetto deve sottostare a numerose verifiche nel quadro dell’esame dell’impatto ambientale. Durante l’attività, devono inoltre essere attuate misure di riduzione e compensazione. È stato il consigliere nazionale François Pointet (PVL) a chiedere per primo al Consiglio federale perché non esista un simile esame di impatto ambientale anche per le facciate in vetro e quanti uccelli muoiano in effetti a causa dei rotori delle centrali eoliche comparati a quelli che invece restano vittime degli edifici, del traffico e dei gatti domestici.

Venti uccelli morti per impianto

Nella sua risposta, il Consiglio federale afferma che il numero degli uccelli uccisi dalle attività umane può solo essere stimato. Secondo le stime dell’Ufficio federale dell’energia, ogni anno muoiono solo venti uccelli per impianto. Queste cifre sono state rilevate dalla Stazione ornitologica svizzera in occasione di uno studio nel parco eolico di Peuchapatte (JU).

Nel quadro dello studio è stato inoltre stabilito che gli incidenti nel parco giurassiano non hanno interessato specie minacciate né rapaci. Altro dato interessante: i tre impianti eolici costruiti nel 2011 non dispongono di un radar e non vengono spenti durante la migrazione degli uccelli. Mentre per le facciate in vetro, che ogni anno sono responsabili della morte di circa un milione di uccelli, non è previsto un esame dell’impatto ambientale, questo è invece obbligatorio in Svizzera durante la fase di pianificazione di un impianto eolico.

Le dimensioni non sono determinanti

Un altro pregiudizio duro a morire è che i rotori più grandi causano un numero maggiore di vittime tra gli animali. In questo ambito, i ricercatori sono giunti anni fa alla conclusione che è soprattutto il luogo in cui si trova l’impianto a essere determinante e non la circonferenza dei rotori.

È inoltre in corso lo sviluppo di sistemi che spengono automaticamente le centrali eoliche all’avvicinarsi di specie minacciate di uccelli. L’efficacia di questi sistemi è però ancora controversa. Al giorno d’oggi sono tuttavia già in uso alcuni software che fermano automaticamente i rotori in caso di particolari condizioni meteorologiche, ad esempio quando i pipistrelli sono particolarmente attivi.

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