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Innovazione & energiaUn festival ci mostra per la prima volta i pannelli solari colorati

31.08.21 - 10:00
Elettricità pulita per il festival «Sur le Pont».
Foto: Jan Graber
Lukas Meister (sinistra) di Clevergie.ch e Patrick Hofer-Noser di 3S Solar Plus AG hanno installato in pochi giorni i moduli solari per il festival «Sur le Pont».
Lukas Meister (sinistra) di Clevergie.ch e Patrick Hofer-Noser di 3S Solar Plus AG hanno installato in pochi giorni i moduli solari per il festival «Sur le Pont».
Un festival ci mostra per la prima volta i pannelli solari colorati
Elettricità pulita per il festival «Sur le Pont».
Un quinto dell’elettricità utilizzata durante il festival bernese «Sur le Pont» sul Kornhausbrücke proviene da pannelli solari. L’impianto pop-up è stato installato in tempo record e ha presentato una grande novità.

Una sola settimana di tempo per far sì che l’impianto solare pop-up fosse perfettamente funzionante. L’idea di equipaggiare l’intero ponte con i pannelli solari è stata lanciata perché ritenuta importante ma il tempo a disposizione era davvero poco. «La procedura più lunga è stata l’ottenimento dei permessi», spiega Lukas Meister ridendo.

Dove? Sul Kornhausbrücke a Berna. Per sei settimane, questo impressionante ponte sull’Aare nel quartiere bernese di Breitenstein è rimasto chiuso al traffico. Non era un buon motivo per lasciarlo inutilizzato: su due piedi, è diventato teatro del festival «Sur le Pont» e i bernesi hanno potuto per un momento smettere di essere «orsi». Oltre agli eventi cinematografici, agli show con i droni e a tanti altri eventi, numerosi stand di street food e bar hanno provveduto a trasmettere la giusta atmosfera da open-air estivo.

Ma torniamo da Lukas Meister, direttore di Clevergie.ch. In collaborazione con il produttore turgoviese di moduli solari 3S, ha integrato l’evento pop-up con un impianto per la produzione di energia solare in tempo record e ben sapendo che solo una parte del ponte avrebbe potuto essere coperta.

L’impianto copre un quinto del fabbisogno di energia

«Il consumo di energia di questi eventi è enorme, comparabile a quello di una grossa PMI», spiega Meister. Le stime dicono che gli stand di cibo e bevande consumano tanta elettricità quanta ne utilizzano in un anno cinque economie domestiche. Se, come inizialmente pianificato, avessero potuto coprire entrambi i lati del ponte per tutta la sua lunghezza, i circa 1000 m2 di pannelli solari avrebbero potuto fornire l’elettricità necessaria per l’intero festival.

Invece, Meister e il suo collega hanno potuto posare sul ponte tre container coperti di moduli solari e dotare di pannelli anche il tetto di alcuni stand. «Con i circa 200 metri quadrati abbiamo potuto coprire circa un quinto del fabbisogno di elettricità», spiega Meister.

Economicamente non è lucrativo, ammette. Questo tipo di impianti solari è fatto per essere sfruttato per una durata di trent’anni e non per sei settimane di festival.

«Alimentare un festival interamente con energia solare sarebbe economicamente sensato solo se ogni foodtruck avesse un suo impianto solare sul tetto», spiega.

Una première per i pannelli solari colorati

Ma in questo caso non si trattava di soldi. «Per noi e per gli organizzatori era importante mostrare le potenzialità dell’energia solare», spiega indicando inoltre la vera novità: i pannelli solari colorati azzurri, verdi, arancioni e di tanti altri colori.
«Visibili al pubblico per la primissima volta», spiega. Al giorno d’oggi è possibile creare pannelli solari di quasi ogni forma e colore.

Su due piedi, decide di scardinare uno dei moduli per mostrarci quanto sia sottile.
«Reggono anche le grandinate più violente», dichiara con fierezza. L’obiettivo dell’azione potrà dirsi raggiunto se le persone smetteranno di percepire i pannelli solari come brutti accorgendosi che ne esistono di diversi colori.

Lukas Meister si dice soddisfatto della dimostrazione. Sono già piuttosto fieri di essere riusciti a installare l’intero impianto in un tempo così breve anche se hanno dovuto utilizzare prodotti standardizzati. «Dal punto di vista ecologico, abbiamo mostrato cosa è possibile realizzare», conclude.

«Sur le Pont»
Il festival estivo «Sur le Pont» si è tenuto per sei settimane sul famoso ponte bernese Kornhausbrücke. Durante i lavori di costruzione nel quartiere di Breitenstein, il ponte era chiuso al traffico. Invece di lasciarlo inutilizzato, gli abitanti di Berna hanno deciso di utilizzarlo per un festival estivo. Al mattino presto, gli appassionati di fitness e yoga potevano allenare il loro fisico scolpito sul ponte, mentre alla sera potevano facilmente reintegrare i grassi bruciati grazie ai tanti stand di street food. Ulteriori possibilità di svago erano offerte dal cinema open-air, dallo show di droni e da tanti altri eventi per i bambini.

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