Il progetto è stato seguito dall’Arch. Mauro Bianchetto, capo sviluppo della Garzoni SA, che racconta la sua esperienza
PARADISO - Quest’anno Tertianum Du Lac aprirà le porte ai suoi ospiti con il dichiarato intento di offrire un’esperienza extralusso interamente dedicata a persone di terza e quarta età. Il progetto, iniziato nel 2020, ha visto fra le figure di riferimento l’Arch. Mauro Bianchetto, capo sviluppo della Garzoni SA e responsabile del cantiere attualmente al lavoro sul lungolago di Paradiso.
La struttura è imponente: al suo interno ospiterà 40 suite di cura e 58 appartamenti, suddivisi tra le due costruzioni a monte e a lago. Nella Residenza saranno presenti anche due grandi attici, che sono già stati riservati dai futuri inquilini. Saranno inoltre diverse e curate nei dettagli le zone comuni, oltre a un ristorante gourmet, un cigar bar, sale multifunzione modulabili e una piscina interna.
Dal punto di vista ingegneristico si è trattata di una sfida. «Particolarmente importante - spiega Bianchetto - è stata la fase di realizzazione del tunnel sotterraneo, lungo ca. 18 metri e che collega i due edifici a sette metri sotto la strada Cantonale, avvenuta a maggio 2022. Per realizzare quest’opera - una prima in Ticino - abbiamo costruito un parallelepipedo di calcestruzzo di circa 4 metri per 4 con davanti un rostro d’acciaio che, tramite dei martinelli idraulici, è stato spinto sotto la strada. In 35 ore siamo riusciti ad arrivare dall’altra parte della strada con una precisione centimetrica. Da lì in poi è proseguita la costruzione “tradizionale”».
Nella costruzione è stata data particolare attenzione all'ecosostenibilità. Fra le altre cose è stato deciso di «sfruttare e potenziare la potente risorsa che ci offriva il lago. Adesso, infatti, tutta l’energia per il riscaldamento e il raffreddamento viene prodotta con l’acqua del Ceresio, e questo comporta un notevole risparmio. Gli elevati standard sono mirati anche all’ulteriore miglioramento del comfort per gli ospiti: l’edificio presenta infatti la classe energetica CECE, cioè con isolamento termico accresciuto. Già in fase di progettazione sono state applicate delle precise accortezze, mirate al raggiungimento di questo risultato: la facciata della struttura a monte, ad esempio, ha 24 cm di isolazione, mentre la parte a lago è di cemento armato con un'isolazione interna di 15 cm. Inoltre, a livello strutturale questo è un edificio che si adegua al più alto standard della tecnica, tutto è assolutamente al top!».