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BRASILE / ITALIABattisti, la lunga vicenda giudiziaria

31.12.10 - 12:56
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Battisti, la lunga vicenda giudiziaria

Che dal brasile potesse arrivare un no all'estrazione di Cesare Battisti, il terrorista rosso arrestato nel paese sudamericano nel 2007, gi?'Italia lo aveva messo in conto. Il presidente brasiliano Lula aveva detto: mi atterr? parere dlel'avvocatura dello stato. E l'avvocatura, in un fascicolo di 70 pagine ha dato parere negativo. Ex militante del gruppo Proletari Armati per il Comunismo (Pac) Battisti venne arrestato in ITalia nel 1979. Rinchiuso nel carcere di Frosinone riusc?d evadere 2 anni dopo e a rifugiarsi con la moglie prima in Francia poi in Messico dove cominci?scrivere romanzi. Riaccolto in Francia nel 1990 dove grazie alla 'dottrina Mitterrand', pot?istemarsi facendo il traduttore e continuando a scrivere, fu raggiunto a Parigi da un mandato d'arresto internazionale spiccato da un tribunale italiano che ne chiedeva l'estradizione e liberato dopo 4 mesi perch?on estradabile. Per Battisti oggi 56enne, la sentenza definitiva ?rrivata nel 1993, con la condanna in contumacia all'ergastolo per 4 omicidi, rapine e sequestro di persona. In Italia a chiedere ancora giustizia ci sono i parenti delle vittime: il maresciallo di polizia penitenziaria, Santoro; i commercianti Sabbadin e Torreggiani e l'agente di polizia Campagna. Le tracce di Battisti si perdono nel 2004, quando la Francia di Chirac autorizza la sua estradizione in Italia. Molti gli intellettuali, soprattutto stranieri, che lo sostengono negli anni. Tra loro, Gabriel Garcia Marquez, ma anche Bernard Henry-Levi, Daniel Pennac e Fred Vargas, fino a Roberto Saviano, che per?tirer?a sua firma da un appello di solidariet?atto nel 2007, per rispetto alle vittime. Battisti viene riarrestato nel 2007 a Copacabana, in Brasile , ma ottiene nel 2009 lo status di "rifugiato politico". Secondo l'allora ministro della Giustizia brasiliano, Tarso Genro, ci sarebbe un "fondato timore di persecuzione di Battisti per le sue idee politiche", in Italia, e molti dubbi sulle modalit?n cui si ?volto il processo nei suoi confronti. ?l'inizio di una sequela di pareri contrastanti tra i massimi vertici giudiziari e politici brasiliani, che si esprimono di volta in volta in maniera favorevole o contraria sullo status dell'ex terrorista rosso e sulla possibilit?i concedere l'estradizione. Gli ultimi atti vedono il Tribunale Supremo federale brasiliano considerare illegittimo lo status di rifugiato politico di Battisti e dirsi favorevole all'estradizione, rimettendo per? decisione finale nelle mani del presidente, ora uscente, Lula. Nell'attesa, Battisti viene condannato nel marzo 2010 anche per uso di passarporto falso. Una pena di due anni, da scontare in regime di semilibert? Il resto ?ronaca recentissima, di queste ore.

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