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BELLINZONABeltraminelli: "Io Facebook dipendente? Per me è tutto normale"

11.06.13 - 07:27
Il ministro della sanità replica alle frecciate lanciategli da alcuni misteriosi compagni di partito: "Mi sono divertito, ma ho letto una punta di veleno in tutto questo"
Ti Press
Beltraminelli: "Io Facebook dipendente? Per me è tutto normale"
Il ministro della sanità replica alle frecciate lanciategli da alcuni misteriosi compagni di partito: "Mi sono divertito, ma ho letto una punta di veleno in tutto questo"

BELLINZONA – Sulle colonne del Caffè di domenica scorsa lo hanno definito praticamente un ‘Facebook dipendente’, ironizzando sull’infinita serie di commenti che ogni giorno posta sul popolare social network. Ma Paolo Beltraminelli non ci sta e respinge le critiche al mittente: “Cosa c’è di così strano? Siamo all’inizio di una nuova era, in cui i social network aiutano il politico a comunicare con i cittadini… Per me è tutto normale. Non capisco perché ci si sorprenda”.

Beh, però il giudizio era sulla quantità di ‘post’ da lei pubblicati…
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Io ‘posto’ un cinquantesimo delle cose che faccio. E di solito seleziono, cerco di puntare sulle questioni che possono interessare tutti, spaziando dal tema istituzionale a quello leggero".

Ci è rimasto male leggendo quell’articolo? In fondo le critiche arrivavano da esponenti del PPD, il suo partito…
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No, l’ho preso come un articolo leggero, anche simpatico. Mi sono divertito. Però ho anche intravisto una punta di veleno. Non c’erano né nomi né cognomi di chi mi criticava. La mia non è una constatazione di tipo giornalistico. Ma se qualcuno ha qualcosa da dirmi, dovrebbe avere anche il coraggio di esporsi pubblicamente".

Poco fa ha parlato di nuova era…
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Sì, adagio adagio tutti approdano su Facebook. Il social network sta un po’ sostituendo il proprio sito istituzionale. Per me è già un evidenza. Si tratta di uno strumento diretto, immediato, che raggiunge la massa in pochi secondi. Ogni mia notizia può comunicare un concetto, un’idea, può porre delle riflessioni, suggerire delle sensazioni".

Con Facebook riesce a capire le necessità dei cittadini?
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Moltissimo. C’è pure chi mi scrive in privato, lasciandomi impressioni e suggerimenti".

Con Twitter come va?
"Lo uso sempre di più. Mi serve per i commenti veloci. Facebook invece mi dà la possibilità di approfondire. Di solito sia per Twitter sia per Facebook ‘posto’ i miei pensieri col cellulare. E cerco sempre di fare attenzione ai contenuti. Perché ogni commento che si affida alla rete diventa pubblico, è letto da migliaia di persone. Ci vuole senso di responsabilità". 

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