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CANTONE / BERNALa vittoria del Parlamento

09.06.13 - 21:08
Affossata l’iniziativa UDC sull’elezione diretta del popolo del Consiglio federale. Fulvio Pelli: "Ci sarebbero state troppe disparità tra Cantoni"
Foto d'archivio (Keystone)
La vittoria del Parlamento
Affossata l’iniziativa UDC sull’elezione diretta del popolo del Consiglio federale. Fulvio Pelli: "Ci sarebbero state troppe disparità tra Cantoni"

BERNA - La giornata di votazioni di oggi ha un grande vincitore: il parlamento. La stragrande maggioranza degli svizzeri ha risposto picche all'iniziativa dell'UDC che chiedeva di dare direttamente al popolo la possibilità di eleggere, in modo diretto, il Consiglio federale. Gli svizzeri, di votarsi il proprio Governo, non ne vogliono proprio sapere. Come ha ricordato oggi il Consigliere federale Simonetta Sommaruga alla conferenza stampa post-elezioni, è la terza volta che gli svizzeri dicono "No" a un Governo eletto dal popolo (1900-1942-2013). E Sommaruga, in tutti i casi, ha voluto aggiungere che per la maggioranza dei cittadini la cosa più importante è l'equilibrio tra competenze del governo, del parlamento e del popolo. E quest'ultimo, in altre parole, non deve assumersi troppe responsabilità. Per scegliere i sette "saggi" è giusto affidarsi ai parlamentari, ai quali gli svizzeri assegnano il compito di rappresentarli lì, in Parlamento, dove vengono prese le decisioni che contano.

D'altronde, la Svizzera è uno straordinario mosaico di culture, lingue e sensibilità, e sarebbe stato troppo pericoloso avventurarsi a un'altra forma di elezione governativa.

Ce lo ha spiegato bene il consigliere nazionale Fulvio Pelli che, contattato telefonicamente, ci ha detto: "Con il passare del tempo si era capito che l'iniziativa dell'UDC per l'elezione popolare del Consiglio federale non avrebbe avuto nessuna possibilità di passare. Crea un rischio di disparità di trattamento tra i Cantoni troppo importante per poter essere accolta". Secondo Pelli "far eleggere direttamente il Consiglio federale dal popolo non è democrazia, ma avrebbe significato concedere un privilegio per la maggioranza svizzero-tedesca e questo non sarebbe stato accettabile".

Anche per l'UDC il "No" era scontato e oggi non vi era nessuna ragione per essere disperati. "Il risultato era purtroppo prevedibile" ha affermato il consigliere nazionale Alfred Heer. "Eravamo soli contro tutti" ha aggiunto il deputato. In tutti i casi l'iniziativa UDC ha avuto un pregio: quello di riportare alla ribalta il dibattito sul Governo e il suo modello consociativo. Modello che ha portato la Svizzera ad essere un Paese in cui, più che a governare, si amministra. Alla perfezione.

(p.d'a.)

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