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LUGANOPreventivo 2013, Lega: "Non ci rimane che proporre un nostro rapporto"

05.12.12 - 17:54
Preventivo 2013, Lega: "Non ci rimane che proporre un nostro rapporto"

LUGANO - "Non ci rimane che proporre un nostro rapporto che indichi delle modifiche al Preventivo 2013 con una serie di emendamenti che lo rendano accettabile da un punto di vista finanziario, impegnandoci nel contempo a proporre l'istituzione di una sottocommissione della CGF composta dai capigruppo che avrà il compito di identificare alcune misure strutturali che possano avere effetti su più anni e che siano condivise da una solida maggioranza". È questo il compito che la Lega dei Ticinesi - in una nota stampa odierna - si impegna a svolgere in quattro mesi così da poter sottoporre le proposte al Consiglio di Stato in tempo utile per l'allestimento del Preventivo 2014.

"La Lega dei Ticinesi - prosegue il comunicato - ha sempre ritenuto il Preventivo 2013 presentato dal Consiglio di Stato ticinese inaccettabile dal punto di vista finanziario poiché non è sostenibile un disavanzo stimato in 198 milioni di franchi. Per questo motivo, in accordo con i presidenti del PLRT e del PPD, aveva chiesto al Consiglio di Stato di presentare una nuova manovra di contenimento del deficit di 50 milioni. Il Consiglio di Stato si è limitato a migliorare il deficit di 18 milioni e quindi la Lega dei Ticinesi era intenzionata a bocciare l'entrata in materia sul preventivo rinviando quindi il messaggio al Governo con l'indicazione di intervenire in ulteriori ambiti. Però una verifica giuridica ha evidenziato come la tradizionale prassi del Gran Consiglio di votare l'entrata in materia sui preventivi non è scorretta da una base legale e quindi questa possibilità è caduta".

 

Per la Lega insomma si sarebbe trattato di un modo per dire al Consiglio di Stato "che il Preventivo non piaceva e che occorreva fare un ulteriore sforzo di contenimento della spesa, senza dover arrivare alla soluzione estrema che consiste nella bocciatura del Preventivo che ha tutta una serie di implicazioni pratiche che penalizzano non solo l'attività dell'amministrazione, ma soprattutto di enti e associazioni che operano a favore dei cittadini meno fortunati di questo cantone".

 

In ogni caso, in vista del dibattito in Gran Consiglio, il Gruppo parlamentare della Lega dei Ticinesi rimanda alla riunione di settimana prossima il voto finale a dipendenza del dibattito parlamentare.

 

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